Tutti i giornali più importanti del mondo hanno parlato del gol di Musiala contro l’Italia

Il corner di Kimmich, la prontezza del raccattapalle, l'amnesia di Donnarumma e compagni: un gol imbarazzante da prendere, e impossibile da non raccontare.
di Redazione Undici
24 Marzo 2025

L’immagine di Jamal Musiala che segna il più facile dei gol alle spalle dei giocatori Azzurri – impegnati a protestare con l’arbitro, ma tutto si è svolto in modo assolutamente regolare – resterà una macchia d’ingenuità nella storia della Nazionale. E ha già fatto il giro del mondo. Non solo attraverso il web: da Washington a Londra, passando per Parigi e Berlino, non c’è grande quotidiano che oggi non ne parli. Tra l’incredulo e il divertito. A partire dalla definizione di questa scena così fuori luogo ad alti livelli: il New York Times – via The Athletic, cercando di fare un’analisi tattica mentre la tattica stessa scompariva dal campo – la definisce «bizzarra»; L’Équipe usa il termine «dingue», che ha una connotazione tra il folle e il demenziale; perfino il Guardian perde il proverbiale aplomb britannico, parlando di «absolutely dreadful stuff from Italy». Una roba brutta da vedere, insomma.

Ma la vera chicca, oltre il commento alla notizia, arriva dai media tedeschi. Comprensibilmente su di giri dopo la qualificazione della Mannschaft alla semifinale di Nations League, costruita a partire da quel mortifero primo tempo su cui Musiala ha messo il punto esclamativo. «La memoria collettiva ora è ancora più ricca», sentenzia Der Spiegel, acclamando «il trucco di Joshua Kimmich», rapido e astuto a battere il calcio d’angolo che spiazza Donnarumma e compagni, ma soprattutto il ruolo chiave del raccattapalle. L’emittente locale RTL l’ha pure intervistato: ha 15 anni, si chiama Noel – nome evidentemente foriero di regali – ed era al debutto assoluto nel suo ruolo a bordocampo in una partita della Nazionale. «Mi trovavo in piedi, vicino alla bandierina: io e Kimmich eravamo in contatto visivo e ho visto che aveva bisogno della palla. Gliel’ho lanciata subito, in un attimo è arrivato il gol».

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Tutto fin troppo semplice. Con l’intera Germania a farsi (legittime) beffe degli italiani, proverbiali protestatori stavolta puniti dalle loro stesse lamentele arbitrali. «Tutti e tre sono stati assolutamente di livello mondiale», ha riso il ct Julian Nagelsmann nel postpartita, riferendosi a Musiala, Kimmich e al raccatapalle. «Quel ragazzo è stato molto sveglio», lo ringrazia il capitano tedesco. «Nemmeno alcuni dei miei compagni di squadra si erano accorti di cosa stesse succedendo». Mentre via social, l’account della Nazionale tedesca lo incorona così: «Il miglior aiuto del giorno».

 

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Inutile dire che a Noel sia capitato in seguito tutto ciò che un giovanotto della sua età può soltanto sognare: prima intervista televisiva, pallone autografato da Kimmich, un «biglietto omaggio per la prossima partita casalinga della Germania» promessogli da Rudi Völler in persona, il direttore sportivo della Federcalcio. Un gol che insomma resterà anche negli annali teutonici – prepariamoci allo sfottò da qui al 2100. Ma non un unicum ai vertici del calcio: come fanno notare in Spagna, Musiala in realtà avrebbe «imitato il celebre gol di Origi al Barça».A titolare così è il Mundo Deportivo. Quando cioè nel 2019 un corner rapido battuto da Alexander-Arnold sorprese la difesa blaugrana in modo analogo a quanto accaduto a quella azzurra. In quella partita il Barcellona sarebbe poi crollato 4-0, venendo a sua volta eliminato dalla Champions. Certi traumi se li ricorda soprattutto chi li subisce.

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