C’è una città spagnola che non vuole proprio ospitare i Mondiali del 2030

San Sebastián, nei Paesi Baschi, sarà sede di alcune partite. Eppure i suoi cittadini non ne sono contenti, anzi hanno scritto alla FIFA per non ospitare il torneo.
di Redazione Undici
10 Aprile 2025

È inevitabile, anche per motivi puramente politici, che gli occhi di tutti siano puntati sui Mondiali 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Quelli del 2030, però, non sono così lontani. E anche quell’edizione del torneo è stata assegnata in modo inedito e controverso, con le prime partite in Sud America e il successivo trasferimento tra Spagna, Portogallo e Marocco. Non tutti, com’era immaginabile, sono rimasti soddisfatti di questa nuova formula. Il problema è che neanche in Spagna c’è stata assoluta unità di vedute: una delle città designate per ospitare le partite della Coppa del Mondo, infatti, si è schierata apertamente contro il torneo. Si tratta di San Sebastián, ufficialmente Donostia/San Sebastián, capoluogo della provincia di Gipuzkoa, bella comunità autonoma dei Paesi Baschi.

La situazione è la seguente: sei associazioni di quartiere con sede a San Sebastián hanno inviato una lettera alla FIFA in cui chiedono che la loro città non venga coinvolta nell’organizzazione del torneo. Il motivo? Semplice: «Ospitare la Coppa del Mondo non farà che peggiorare le condizioni di vita nella nostra città, visto che esacerberà ulteriormente il turismo selvaggio». I quartieri rappresentati da questa associazione si trovano nel centro storico, una zona di San Sebastián che è già stata interessata da un’enorme crescita turistica: tra il 2015 e il 2024, è stato registrato un aumento di presenze pari al 78%. L’effetto sulla vita quotidiana, almeno secondo queste associazioni, «è stato brutale: i residenti vengono cacciati, gli spazi pubblici sono stati rimodellati in base a esigenze esclusivamente commerciale, le infrastrutture vengono progettate per soddisfare le esigenze dell’industria turistica e la lingua e la cultura locali vengono feticizzate a fini di marketing».

Insomma, la cittadinanza San Sebastián ha paura che l’impatto del turismo di massa possa diventare ancora più forte a causa delle partite che sarebbero ospitate allo stadio Anoeta, la casa della Real Sociedad. Inaugurato nel 1991 e ristrutturato completamente tra il 2017 e il 2019, l’impianto può ospitare poco meno di 40mila spettatori. È chiaro che le partite dei Mondiali potrebbero contribuire a promuovere l’immagine di Anoeta e del suo club, anzi in vista del 2030 è prevista un’espansione fino a 43mila spettatori. Ma le associazioni che hanno scritto alla FIFA hanno un’idea completamente diversa: «La nostra idea è che dovremmo seguire la strada della decrescita turistica. Perciò crediamo che San Sebastián non debba ospitare un evento come la Coppa del Mondo, che andrebbe nella direzione esattamente opposta». Al momento, come scrive il Guardian, non è ancora arrivata una risposta ufficiale della FIFA. Però c’è stata la reazione del sindaco Eneko Goia: «I miei concittadini dovrebbero essere orgogliosi della nostra crescita. E invece, se ipendesse da loro, San Sebastián non avrebbe alcun profilo internazionale». Era francamente difficile assumere una posizione più differente.

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