C’è una squadra norvegese che premia i giocatori con agnelli e uova, ed è una precisa strategia di marketing

Il Bryne. la squadra in cui ha esordito Erling Haaland, ha un'identità profondamente rirale. E vuole trasmetterla a ogni partita.
di Redazione Undici

C’è un ragazzo biondo a Manchester che da qualche giorno è un po’ più contento. Si chiama Erling Braut, di cognome fa Haaland e gioca nel City. La buona notizia gli è arrivata dalla Norvegia, dove il Bryne FK, la squadra della sua città, è tornata in Eliteserien, la prima divisione. E si tratta di un ritorno che non è passato certo inosservato: la società in cu ha esordito Haaland, infatti, si è guadagnata in pochi giorni l’attenzione dei media internazionali. Come? Con dei premi MVP piuttosto insoliti: al termine del 3-1 casalingo contro l’Haugesund, il difensore Axel Kryger, premiato come miglior giocatore in campo, ha ricevuto un agnello. Sì, un agnello in carne e ossa, consegnato come riconoscimento per la prestazione.

E non è stata la prima ricompensa di questo tipo: al debutto casalingo stagionale, al portiere olandese Jan De Boer avevano consegnato quattro pallet di uova. «Ci ho fatto un’omelette olandese per tutti i miei compagni di squadra» aveva raccontato ridendo. Era inevitabile che momenti del genere facessero il giro del mondo via social, soprattutto su TikTok e Instagram:

 

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Ma cosa c’è dietro questa scelta decisamente fuori dagli schemi? Lo ha spiegato Bjørn Hagerup Roken, responsabile marketing del Bryne, al quotidiano tedesco Der Spiegel: «Vogliamo costruire un’identità contadina e rafforzare l’orgoglio per il club e per il territorio». Il progetto parte letteralmente dalla terra, e non poteva essere altrimenti: Bryne è una cittadina di 13mila abitanti circondata da campi coltivati, per gli abitanti delle altre regioni della Norvegia chi vive a Bryne è un “contadino”. Ma non è il caso di restarci male, anzi la comunità locale è fiera delle sue origini. Qualche anno fa, non a caso viene da dire, i tifosi della squadra biancorossa erano andati ad assistere a una finale di coppa, in programma a Oslo, muovendosi con dei trattori.

E a proposito di mezzi agricoli, uno dei lati dello stadio è completamente aperto, per permettere ai tifosi di guardare la partita direttamente dai propri trattori. I posti VIP sono comodi divani fissati su pale meccaniche. «Anche ai giocatori piace, dà a tutto un tocco speciale», ha rivelato il direttore sportivo Roger Eskeland, parlando della cosiddetta “Traktortribüne”. Tuttavia, il premio con l’agnello ha suscitato anche qualche polemica: Ashild Roaldset, direttrice dell’organizzazione animalista Dyrebeskyttelsen Norge, ha criticato duramente la proposta. «Deve finire subito! È una violazione delle leggi sul benessere animale, una completa idiozia» ha dichiarato. A buttare acqua sul fuoco è intervenuto Roken: «L’agnello era solo un simbolo, come accade con le renne al mondiale di sci in Finlandia. L’animale è stato trattato bene e ha solo brucato un po’ di erba in campo». Nel dubbio, i geni del male del marketing del Bryne, hanno pensato a un Piano-B: un premio vegetariano, con verdure di stagione.

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