L’energia giusta dell’Imoco Conegliano, la squadra di volley più forte del mondo

La vittoria in Champions League ha chiuso una stagione da favola, con cinque trofei vinti. Ma quanta energia serve per vincere sempre e restare stabilmente ai vertici? L'abbiamo chiesto alle giocatrici, insieme a Pulsee Luce e Gas.

Quanta energia ci vuole per costruire una squadra vincente? Ma soprattutto: quanta energia ci vuole per rivincere tutto dopo aver già vinto tutto? Sono domande a cui è difficile dare una risposta, e vale per tutti gli sport professionistici: nella storia recente, infatti, pochissimi club e/o Nazionali d’élite sono riusciti a mantenersi ai massimi livelli per un lungo periodo, per più stagioni. Per esempio l’A.Carraro Prosecco Doc Imoco Conegliano, che è semplicemente la squadra di volley femminile più forte del mondo. A dirlo sono gli albi d’oro: nelle ultime dieci stagioni, il club veneto ha conquistato otto scudetti (di cui gli ultimi sette consecutivi, per altro), sette edizioni della Coppa Italia, otto edizioni della Supercoppa, tre Champions League e tre Campionati mondiali per club. Letto così, tutto d’un fiato. Si tratta di un palmarés davvero straordinario, è la testimonianza di un dominio assoluto. E che non accenna a smettere: nella stagione che è appena finita, Conegliano ha conquistato cinque trofei, lo scudetto, la Coppa Italia, la Supercoppa, il titolo mondiale per club. E la CEV Champions League, la seconda consecutiva: la finale contro Scandicci, terminata con un netto 3-0, ha chiuso una Final Four e un percorso davvero da favola.

A parlare con le pallavoliste di Conegliano, è chiaro che uno dei segreti dei loro trionfi continui sta nell’intesa che hanno sviluppato. Sia tra di loro, che nei confronti del club. Un club che è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, imponendosi come un’eccellenza assoluta nel panorama del volley italiano e mondiale. Undici ha avuto modo di intervistare alcune delle giocatrici grazie a Pulsee Luce e Gas, la energy company di Axpo Italia dedicata alle utenze domestiche che supporta l’Imoco Conegliano, e che da anni investe nell’energia giusta dello sport – oltre a Conegliano nel volley, nel calcio e in Serie A Pulsee è Front Jersey Sponsor del Genoa e Back Jersey Sponsor del Monza.

Probabilmente una delle testimonianze più significative è stata quella di Monica De Gennaro, donna-simbolo del club (è arrivata all’Imoco nel 2013), campionessa olimpica con la Nazionale italiana ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: «Quando sono arrivata qui a Conegliano», racconta De Gennaro, «l’Imoco Volley era una società giovane ma che aveva ambizioni molto alte, un po’ come me. Sono arrivata qui non giovanissima, però sicuramente avevo voglia di arrivare sempre più in alto. E il club aveva la stessa identica volontà. Diciamo che siamo cresciuti insieme negli anni».

 

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Ma cosa rende unica e speciale Conegliano rispetto ad altre società? È facile pensare che sia l’organizzazione, ed è certamente così. Ma c’è anche altro: Isabelle Haak, 25enne opposto svedese, ha raccontato che «qui a Conegliano ho trovato un ambiente fantastico, come una famiglia. Sapevo che l’organizzazione del club era davvero buona e che le ragazze, ovviamente, erano anche delle giocatrici davvero brave, ma mi è piaciuta davvero tanto l’atmosfera che si respira all’interno della squadra». Questo, però, non deve far pensare che stiamo parlando di un ambiente privo di carica e tensione agonistiche. Anzi, tutt’altro: lo ha spiegato Sarah Fahr, centrale azzurra e campionessa olimpica a Parigi 2024: «Quando si scende in campo, si crea quel quel gioco di di sguardi, di urla, di abbracci, di tanti fattori, tutti messi insieme che creano un’energia pazzesca. A me personalmente piace quando vedo l’aggressività negli occhi delle mie compagne e quando so che in quel momento è come se si creasse una bolla. E in quel momento ci siamo solo noi e il rumore frastornante del Pala Verde, il nostro palazzetto. Ecco, quella per me è l’espressione di di energia pura del nostro gioco».

Ogni atleta ha un modo diverso per sprigionare la sua energia, la sua concentrazione, le sue qualità. Anche a Conegliano va esattamente in questo modo: Marina Lubian, centrale dell’Imoco e della Nazionale italiana che ha vinto l’oro olimpico, ha raccontato che «Prima delle partite mi piace molto meditare, anche solo cinque minuti se non c’è tempo, o magari dieci minuti o un quarto d’ora. È una cosa che mi aiuta tanto a rimanere focalizzata e centrata su sull’obiettivo, ma più che altro mi aiuta ad allineare mente e corpo, a sentirmi bene con me stessa. Secondo me, per allenarsi bene e per giocare bene è importante seguire una una routine giornaliera che ti aiuta a rimanere sempre nel nel presente, nel momento, a rimanere attiva».

 

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E poi c’è un equilibrio da inseguire e da tenere anche nei confronti della vita privata, di ciò che succede fuori dalla palestra, dai palazzetti di tutto il mondo: Gabriela Braga Guimarães, per tutti Gabi, ha raccontato che «ci spingiamo tantissimo tra noi, forse troppo, ma in senso positivo. Nel senso: riusciamo a essere troppo disciplinate, troppo concentrate. Pensiamo e parliamo di come possiamo mangiare meglio, come possiamo dormire meglio, come possiamo dare il massimo, cosa possiamo fare di più, cosa possiamo cambiare, cosa possiamo migliorare, cosa stiamo sbagliando. Non lo so, a volte penso: “ehi, rilassiamoci e facciamo cose fuori dagli schemi”. Devo dire che funziona».

Funziona, eccome se funziona. Lo dice il palmarés, lo dice il progresso continuo di una squadra che anno dopo anno diventa sempre più forte, sempre più dominante. E allora si torna per forza all’inizio, alla forza impareggiabile dell’organizzazione, del gruppo, di una società super-strutturata che però è come se fosse una famiglia. Lo ha spiegato, meglio di tutte, Monica De Gennaro: «Tutte le ragazze che arrivano a giocare qui si mettono subito a disposizione, perché si ritrovano a giocare in un grande club, in un ambiente che non ci fa mancare niente, che ci permette di esprimerci al meglio. Ogni anno ripartiamo da qui per continuare il nostro percorso e per continuare a vincere: per confermarsi servono tanta energia, tanta passione, tanta voglia di mettersi sempre in gioco. Questo è quello che ci rende uniche».

Foto di Francesco Mastroleo