A José Mourinho non è andata giù che il Galatasaray abbia fatto tirare un rigore al suo portiere, Fernando Muslera

E non importa che fosse l'ultima giornata, e non importa che il titolo fosse già assegnato: il tecnico del Fenerbahce ci è rimasto davvero male.
di Redazione Undici 19 Maggio 2025 alle 11:17

Il campionato turco è finito, l’ha vinto il Galatasaray. Il Fenerbahce allenato da José Mourinho è arrivato al secondo posto, con otto punti di ritardo, al termine di una stagione scandita da veleni e accuse a ripetizione. Ecco, quest’ultimo punto non si è ancora esaurito: dopo l’ultima giornata, a titolo già assegnato, il tecnico portoghese ha trovato ancora un pretesto per attaccare i rivali di sempre. Nella fattispecie, si tratta del rigore che il Gala ha lasciato tirare al suo portiere, Fernando Muslera, nel corso della partita contro il Kayserispor: era il minuto 89′ e il risultato era già sul 2-o in favore della squadra giallorossa di Istanbul, eppure Mou non l’ha proprio mandata giù. E, come avviene sempre, non ha usato né messaggeri, né tantomeno giri di parole, per esprimere il suo disappunto.

Nella conferenza stampa dopo la partita giocata dal suo Fenerbahce, vinta 2-1 contro l’Eyupspor, l’ex allenatore di Inter e Roma si è espresso così: «Il modo in cui si festeggiano i trofei, i campionati vinti, mostra la statura morale di un club. I ​​festeggiamenti di oggi per il titolo sono stati come un riassunto di tutto quello che abbiamo visto durante la stagione. Quando il risultato [del Galatasaray, ndr] era sul 2-0, hanno costretto il portiere a calciare un rigore: un’immagine perfetta per dimostrare che tipo di umanità abbiano».

Per tutta la stagione, Mourinho ha criticato in maniera velenosa il Galatasaray, e su questo ci si potrebbe anche passare sopra, ma ha anche – soprattutto, viene da dire – accusato il sistema calcio turco di agevolare il club rivale del Fenerbahce. Attraverso le decisioni degli arbitri, naturalmente, ma non solo. Adesso è anche arrivata questa lezione di etica, per altro prendendo spunto da un momento che ha strappato molti sorrisi e che in qualche modo ha celebrato l’appartenenza di Muslera al mondo-Galatasaray: l’ex portiere della Lazio, infatti, si è trasferito a Istanbul 14 anni fa – un dato che ne fa una vera leggenda, oltre che il giocatore più longevo della rosa. Piccola curiosità: non è la prima volta che Muslera segna un gol, già nella prima stagione in Turchia aveva realizzato un rigore all’ultima giornata dopo aver vinto il titolo nazionale. L’unica differenza è che allora José Mourinho allenava il Real Madrid, quindi non c’era nessuno pronto ad attaccare lui e la sua squadra.

Leggi anche

>

Leggi anche

Calcio
La crisi economica del Barcellona sta mettendo in grande difficoltà la squadra di basket e quella di calcio femminile
I problemi finanziari dei blaugrana si ripercuotono sull'intera polisportiva. Tra budget tagliati e calciomercato al risparmio.
di Redazione Undici
Calcio
L’Europeo dell’Italia ha avuto un impatto culturale dentro e fuori il calcio femminile, intervista a Laura Giuliani
Il portiere delle Azzurre racconta la sua estate indimenticabile, la sua carriera al Milan, le prospettive sue, del club rossonero e di tutto il movimento.
di Jacopo Morelli
Calcio
Piccolo atlante per orientarsi tra i tantissimi giocatori che si sono trasferiti in Turchia durante il calciomercato 2025
Non solo Osimhen al Galatasaray, Skriniar e Durán al Fenerbahce: anche altri club della Süper Lïg hanno concluso affari importanti.
di Redazione Undici
Calcio
Il progetto del Como guarda alle stelle, non solo del calcio, ma ha anche riconquistato i tifosi e la città
Fábregas, Henry, gli attori di Hollywood in tribuna: la proprietà indonesiana ha trasformato un club, ma allo stesso tempo ha creato un legame forte col suo territorio. Mettendo il Lago al centro di tutto.
di Alec Cordolcini