A José Mourinho non è andata giù che il Galatasaray abbia fatto tirare un rigore al suo portiere, Fernando Muslera

E non importa che fosse l'ultima giornata, e non importa che il titolo fosse già assegnato: il tecnico del Fenerbahce ci è rimasto davvero male.

Il campionato turco è finito, l’ha vinto il Galatasaray. Il Fenerbahce allenato da José Mourinho è arrivato al secondo posto, con otto punti di ritardo, al termine di una stagione scandita da veleni e accuse a ripetizione. Ecco, quest’ultimo punto non si è ancora esaurito: dopo l’ultima giornata, a titolo già assegnato, il tecnico portoghese ha trovato ancora un pretesto per attaccare i rivali di sempre. Nella fattispecie, si tratta del rigore che il Gala ha lasciato tirare al suo portiere, Fernando Muslera, nel corso della partita contro il Kayserispor: era il minuto 89′ e il risultato era già sul 2-o in favore della squadra giallorossa di Istanbul, eppure Mou non l’ha proprio mandata giù. E, come avviene sempre, non ha usato né messaggeri, né tantomeno giri di parole, per esprimere il suo disappunto.

Nella conferenza stampa dopo la partita giocata dal suo Fenerbahce, vinta 2-1 contro l’Eyupspor, l’ex allenatore di Inter e Roma si è espresso così: «Il modo in cui si festeggiano i trofei, i campionati vinti, mostra la statura morale di un club. I ​​festeggiamenti di oggi per il titolo sono stati come un riassunto di tutto quello che abbiamo visto durante la stagione. Quando il risultato [del Galatasaray, ndr] era sul 2-0, hanno costretto il portiere a calciare un rigore: un’immagine perfetta per dimostrare che tipo di umanità abbiano».

Per tutta la stagione, Mourinho ha criticato in maniera velenosa il Galatasaray, e su questo ci si potrebbe anche passare sopra, ma ha anche – soprattutto, viene da dire – accusato il sistema calcio turco di agevolare il club rivale del Fenerbahce. Attraverso le decisioni degli arbitri, naturalmente, ma non solo. Adesso è anche arrivata questa lezione di etica, per altro prendendo spunto da un momento che ha strappato molti sorrisi e che in qualche modo ha celebrato l’appartenenza di Muslera al mondo-Galatasaray: l’ex portiere della Lazio, infatti, si è trasferito a Istanbul 14 anni fa – un dato che ne fa una vera leggenda, oltre che il giocatore più longevo della rosa. Piccola curiosità: non è la prima volta che Muslera segna un gol, già nella prima stagione in Turchia aveva realizzato un rigore all’ultima giornata dopo aver vinto il titolo nazionale. L’unica differenza è che allora José Mourinho allenava il Real Madrid, quindi non c’era nessuno pronto ad attaccare lui e la sua squadra.

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