La Federazione tedesca sta indagando sull’Eintracht Francoforte perché ha schierato un giocatore di 14 anni in due amichevoli

Niko Ilicevic ha disputato due test match con la prima squadra, contravvenendo al regolamento federale.

L’Eintracht ha vissuto una buonissima annata: il terzo posto finale ha riportato la squadra di Francoforte in Champions League dopo una stagione di assenza, il lavoro del tecnico Dino Toppmöller ha valorizzato asset importanti come Ekitike, Larsson e Theate e ha permesso a un’icona come Götze di tornare a essere un giocatore credibile e spendibile ai massimi livelli. Nelle ultime ore, però, si sono addensate un po’ di nubi su questo finale di stagione: stando a quanto riportano diversi giornali tedeschi, in fatti, la DFB (acronimo di Deutscher Fußball-Bund) starebbe indagando sull’Eintracht dopo aver rilevato l’utilizzo di un giocatore di 14 anni in due partite amichevoli della prima squadra. In particolare, si tratta di Niko Ilicevic, tesserato con la squadra Under 17 dell’Eintracht, parte della rappresentativa tedesca Under 15 e grande promessa già nota a tutti gli scout che operano in Germania.

Le amichevoli in questione, giocate contro club di divisioni inferiori, si sarebbero svolte durante quest’ultima settimana. Ilicevic le avrebbe giocate entrambe dal primo minuto, avrebbe anche segnato prima di essere sostituito. Il tecnico Toppmöller ha dato spazio a diversi giocatori delle giovanili, ma con Ilicevic avrebbe “esagerato”: il paragrafo 6 del regolamento federale impone che «ai giovanissimi non è consentito giocare in prime squadre maschili o femminili». In caso di violazione, il club in questione può ricevere delle sanzioni.

Interpellato sulla questione, il direttore sportivo Markus Krösche si è preso le sue responsabilità: «Non pensavamo che gli articoli del regolamento si applicassero anche alle amichevoli non ufficiali. Mi è sfuggito, ho commesso un errore, sono cose che non dovrebbero succedere». Allo stesso tempo, però, il dirigente dell’Eintracht ha spiegato che «Ilicevic ha una corporatura molto molto più sviluppata rispetto a quella dei suoi coetanei. In più è un giocatore davvero molto forte, quindi abbiamo pensato di schierarlo: lo meritava e noi credevamo che potesse farcela, che possa farcela: ha le caratteristiche fisiche e caratteriali che occorrono per poter giocare nel calcio senior». Il problema, però, sta nell’eccessiva esposizione di quello che, di fatto, resta ancora un ragazzino di 14 anni: Ulf Baranowsky, direttore generale del sindacato tedesco dei giocatori VdV, ha spiegato che «le norme sulla tutela dei giovani sono state scritte ed emanate per una buona ragione: i club hanno delle responsabilità, devono garantire che i ragazzi crescano bene e non diventino pedine in un gioco economico che coinvolge i genitori, gli agenti e gli stessi club».

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