La prima stagione di Kylian Mbappé al Real Madrid è andata in modo particolare, diciamo tra alti e bassi. Alla fine il club di Florentino Pérez non ha conquistato nessun trofeo ritenuto “di primo livello”, ovvero Liga e/o Champions League, ma ha comunque messo in bacheca la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale. E poi ci sarebbe ancora il Mondiale per Club. In virtù di questi risultati, naturalmente, Mbappé non può ritenersi piemamente soddisfatto. Anche perché bisogna considerare che, nel frattempo, il PSG è tornato in finale di Champions League cinque anni dopo l’ultima volta. Ma almeno Mbappé si è consolato con i primati personali. Uno su tutti: al suo primo anno in Spagna, l’attaccante francese ha conquistato il trofeo”Pichichi”, ovvero il titolo di capocannoniere della Liga: 31 gol in 34 partite, miglior score di sempre per un giocatore del Real nel primo campionato con la maglia blanca.
I 31 gol realizzati in gare di campionato hanno permesso a Mbappé di vincere un trofeo personale che gli mancava: la Scarpa d’Oro, vale a dire il premio che dal 1968 viene assegnato ogni anno al calciatore che segna più gol in tutti i campionati europei. In realtà il criterio di assegnazione è stato questo fino al 1997, poi si è passati a un sistema per coefficienti che “pesa” i gol: ogni marcature vale due punti se realizzata in un campionato UEFA d’élite, poi si scende a 1,5 e infine a uno. Con i suoi 62 punti, Mbappé ha superato Viktor Gyökeres (Sporting Lisbona, 58,5 punti con 39 gol) e Momo Salah (58 punti con 29 gol). L’ultimo giocatore del Real Madrid ad aver vinto il trofeo, manco a dirlo, è Cristiano Ronaldo: 48 gol in Liga (e quindi 96 punti totali) nella stagione 2014/15.
Il dato più assurdo, però, non è neanche questo: per Mbappé, infatti, il titolo di Pichichi della Liga è addirittura il settimo consecutivo come re delle marcature, dopo i sei conquistati col PSG. Sì, avete letto bene: sono sette stagioni che l’attaccante francese è capocannoniere del campionato a cui partecipa. Nel nel 2018/19 gli sono serviti 33 gol, un anno dopo si è fermato a 18 perché la Ligue 1 decise di fermarsi e di non riprendere dopo la prima ondata di contagi legati alla pandemia da Coronavirus; nelle quattro stagioni successive, Mbappé ha messo insieme 27, 28, 29 e di nuovo 27 gol col PSG. E siamo ormai ai giorni nostri, alla prima annata col Real Madrid. In cui ha iniziato piano, ma poi ha iniziato a scavare un solco bello ampio con tutti gli altri attaccanti: Lewandowski, secondo nella classifica marcatori, è arrivato a quota 25 reti; Budimir, medaglia di bronzo, ne ha accumulate 21 con l’Osasuna. Cifre troppo basse per tenere testa a un fenomeno come Mbappé.