Non è un periodo semplicissimo per Mauricio Pochettino. L’allenatore che ha portato il Tottenham a una storica finale di Champions nel 2019 si trova ora alla guida della Nazionale statunitense, chiamato come potenziale salvatore della patria in vista del Mondiale 2026. Che, come sappiamo, sarà ospitato proprio negli USA – in co-hosting con Canada e Messico. Negli States si disputerà anche il Mondiale per Club 2025 che comincerà il prossimo 14 giugno e a cui parteciperanno, come squadre italiane, l’Inter e la Juventus. Ed è proprio la nuova manifestazione voluta dalla FIFA che sta creando un bel po’ di problemi al tecnico argentino. La USMNT (acronimo di U.S. Men’s National Team) dovrà giocare nello stesso periodo la Gold Cup, il campionato regionale della Concacaf. Lo dovrà fare, però, senza molti dei loro calciatori chiave: la FIFA, infatti, ha in qualche modo “chiesto” che i calciatori diano la priorità al Mondiale per Club, piuttosto che al torneo continentale CONCACAF. E quindi, per la prima volta nella storia del calcio internazionale estivo, la FIFA ha stabilito che i club siano messi al primo posto, anziché le Nazionali.
Che il Mondiale per Club sia targato proprio FIFA, come dire, non è un caso. La Federazione mondiale del calcio ha investito molto sul Mondiale per club, ha promesso laute entrate alle società, eppure non sta riscontrando troppo successo di pubblico e vuole quindi quantomeno assicurarsi la presenza delle star. Per questo Pochettino, già sotto pressione per la disastrosa avventura nella Nations League CONCACAF, chiusa con la sconfitta in semifinale con Panama, dovrà fare a meno di Weston McKennie e del suo compagno di squadra alla Juve Timothy Weah. Entrambi scenderanno in campo con i bianconeri sulla East Coast, mentre la Gold Cup andrà in scena dall’altra parte del Paese, tra California e Texas. Sicuro anche il forfait di Gio Reyna, impegnato con il Borussia Dortmund; solo probabile quello di Johnny Cardoso, attualmente al Real Betis ma che potrebbe firmare a breve per l’Atletico Madrid. Insomma, assenza chiama assenza.
Non sorprende che, in questo generale clima di apatia e sfiducia intorno alla Nazionale a stelle e strisce, anche un giocatore-simbolo come Christian Pulisic abbia detto no a Pochettino. Il motivo, neanche troppo nascosto, è la necessità di riposo dopo una stagione intensa. Per il ct degli USA piove decisamente sul bagnato, considerato che pure la MLS non si fermerà, anzi andrà avanti fino a ottobre, con il rischio di infortuni e sovraccarichi di lavoro per i suoi giocatori.
Ma se gli Stati Uniti piangono, il Messico di certo non ride, anzi forse è in una situazione ancora più complessa. La rosa per la Gold Cup è già priva di undici giocatori recentemente convocati, molti dei quali giocheranno con Monterrey o Pachuca nel Mondiale per club. Altri sette giocatori del Club América sono stati inseriti nella lista provvisoria, ma saranno esclusi se la loro squadra vincerà lo spareggio contro il Los Angeles FC di sabato per l’ultimo posto disponibile nel nuovo torneo della FIFA. Il Mondiale per Club, di fatto, ha stravolto il cammino di preparazione per queste due Nazionali in vista della Gold Cup e, quindi, della Coppa del Mondo casalinga dell’anno prossimo. Non sono certamente le migliori premesse per una Nazionale come quella americana, che sente la pressione di dover giocare la Coppa del Mondo in casa e sotto lo “sguardo vigile”, diciamo così, di Donald Trump
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