Per rinnovare il contratto di Lamine Yamal, il Barcellona ha messo in piedi un’operazione gigantesca

Il nuovo accordo tra il club e il giovanissimo fuoriclasse spagnolo durerà fino al 2031. E lo ha già trasformato, almeno in potenza, nel giocatore più pagato della rosa.

La notizia di calciomercato più importante di questa estate appena iniziata, o forse anche dell’intera sessione, è il rinnovo di Lamine Yamal con il Barcellona: il giovanissimo attaccante del club catalano ha infatti allungato – e adeguato – il suo contratto fino al 2031. Tanti media specializzati hanno dedicato un approfondimento a questo affare, sia per la sua (enorme) portata economica che per la sua (altrettanto enorme) importanza a livello strategico, nel senso che il Barça ha davvero messo in piedi un’operazione gigantesca. Partiamo dalle cifre: Yamal ha sottoscritto un accordo che prevede un ingaggio che, secondo The Athletic, dovrebbe aggirarsi sui 30 milioni di euro lordi. La normativa spagnola prevede che circa la metà di questa cifra debba essere versata in tasse. Al contempo, però, il nuovo contratto prevede dei ricchi bonus legati alle prestazioni – individuali e di squadra – che potrebbero far lievitare la cifra fino a 40 milioni di euro. Una cifra che, almeno in potenza, supererà quella incassata dal giocatore più pagato della rosa di Flick (Robert Lewandowski, che può arrivare fino a 36 milioni di euro l’anno).

Dal punto di vista dei rapporti, non ci sono stati grossi problemi: Lamine Yamal ha sempre voluto rimanere al Barcellona, non ha mai valutato l’ipotesi di cambiare squadra. Anche perché due dei suoi più grandi amici, Gavi e Pau Cubarsí, hanno recentemente esteso il loro accordo con il club. Allo stesso tempo, però, stiamo parlando di uno dei giocatori più forti del mondo. Anche se in fondo si tratta solo di un teenager. E allora, come detto, la gestione delle trattative e della firma è stata a dir poco complessa. Jorge Mendes, il procuratore di Yamal, è stato due volte a Barcellona per negoziare in maniera diretta con i dirigenti. Alla fine è venuto fuori un prolungamento che ha fatto felici tutti: l’entourage del calciatore e la dirigenza blaugrana, che pare sia riuscita a rientrare nei limiti imposti dal Fair Play Finanziario della Liga.

In questo senso, qualche giorno fa il presidente Laporta era stato piuttosto chiaro: «Il Barcellona può permettersi un accordo di una certa portata, lo stipendio deve essere all’altezza dell’importanza del giocatore. A prescindere dalla sua età. Nel caso di Yamal, parliamo di un calciatore speciale che merita un trattamento speciale». Non era da sottovalutare nemmeno la “presenza” di Jorge Mendes: nelle ultime stagioni, il Barça aveva disatteso alcune promesse fatte al superagente portoghese – le conferme di Cancelo e João Félix dopo le stagioni in prestito – a causa dei suoi problemi finanziari. Ma ora che la situazione è leggermente migliorata, Mendes è potuto passare all’incasso.

Certo, nonostante le basi di partenza fossero abbastanza favorevoli ci sono voluti mesi per trovare una quadra definitiva. In qualche modo, però, anche la Liga ha dato qualche margine in più al Barcellona: secondo L’Équipe, una norma interna al campionato spagnolo (e che di recente è stata rafforzata) permette ai club di avere meno limitazioni salariali quando i rinnovi di contratto riguardano i giovani allevati nel proprio vivaio. Yamal è un prodotto della Masía, soddisfava tutti i criteri (anche anagrafici) per accedere a questi benefici e quindi adesso il club catalano ha ancora un po’ di spazio salariale da sfruttare sul mercato.

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