Guarda Carlos Alcaraz che palpita d’amore per il Real Murcia

Carlos Alcaraz è tifoso del Real Madrid, l'ha sempre detto, ma è molto affezionato anche alla squadra della sua città.
di Redazione Undici 06 Giugno 2025 alle 15:09

Support your local team, tifa la squadra della tua città, dicono in Inghilterra. Un segno distintivo per non omologarsi, un segno per portarsi dietro, ovunque tu sia, un pezzo di casa. Anche se ti chiami Carlos Alcaraz, sei nato a Murcia, Sud della Spagna e la tua squadra di calcio non è propriamente una corazzata. Eppure il numero due del tennis mondiale, in questi giorni di Roland Garros sta sfoggiando a ripetizione la maglia del Real Murcia. Il 22enne è stato ripreso dalle telecamere mentre sorrideva ricevendo una maglia del club della sua città, che ora  milita in Primera Federación – la terza divisione del calcio spagnolo – ma che in passato ha messo insieme 18 stagioni in Liga, l’ultima nel 2008. Alcaraz indossato con orgoglio la divisa rossa sopra la t-shirt a maniche lunghe da allenamento, indicando e accarezzando lo stemma della squadra.

Oggi i giocatori del Murcia si godranno la semifinale del loro tifoso più famoso. Un buon metodo per sciogliere la tensione prima del ritorno della semifinale playoff contro il Gimnàstic Tarragona. Obiettivo: difendere in casa l’1-1 dell’andata. «Insieme a Carlos, andiamo a giocarci la semifinale dei playoff e quella del Roland Garros», ha scritto il club murciano sui social media, condividendo anche delle foto del numero 2 del mondo con la loro maglia ufficiale.

 

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Come riportato da Tennis. com, nonostante una carriera tennistica che lo porta in giro per il mondo, Alcaraz rimane fortemente legato alle sue radici. Vive ancora con i genitori a El Palmar, Murcia, e la scorsa settimana ha addirittura fatto volare il suo barbiere personale a Parigi per un taglio di capelli a torneo in corso. Anche i suoi allenamenti hanno attirato l’attenzione: prima del suo primo match a Parigi, è stato visto fare esercizi di risposta al servizio con il fratello maggiore, Álvaro. Il bello è che lo faceva con una variante particolare: Carlos chiudeva gli occhi finché non sentiva il suono della racchetta del fratello colpire la palla, poi li apriva e colpiva. «È una questione di reattività, capite»,  ha spiegato all’inizio della settimana. «Abbiamo organizzato gli allenamenti in base a quello che dovevo fare nei giorni precedenti all’inizio del torneo».

Il tennista aveva realizzato un video saluto apposta per la promozione in Primera Federación nel 2022, per il match decisivo al Rico Pérez, contro il Peña Deportiva: «Vi mando un grandissimo supporto da Parigi. Diamo tutto! Forza Real Murcia!» ha dichiarato Alcaraz in questi giorni, senza nascondere la sua fede per il Real. Sebbene, infatti, sia un tifoso dichiarato di un altro Real decisamente più blasonato, quello di Madrid, al punto da scendere in campo al Bernabéu per festeggiare con i giocatori blancos il titolo vinto dopo la goleada contro l’Espanyol, non ha mai nascosto nemmeno il suo affetto per il  Murcia. Alcaraz si è fatto vedere spesso allo stadio, come quella volta che ha assistito alla sfida contro il Marbella. Dopo aver perso nella finale del torneo di esibizione Six Kings Slam contro Jannik Sinner, e nonostante la fatica accumulata e il viaggio di ritorno da Riad, ha voluto comunque sostenere la squadra del cuore in una partita cruciale contro una squadra di alta classifica nella terza divisione del calcio spagnolo. Insomma, il modo miglior per alimentare il famoso proverbio inglese.

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