C’è grande attesa per il ritorno del Barcellona al Camp Nou. E non potrebbe essere altrimenti, considerando il tempo, le promesse e anche le polemiche che hanno caratterizzato gli anni del club catalano lontano dal suo stadio. I lavori di ricostruzione dello stadio, demolito e poi riedificato da zero, sono ampiamente in ritardo. Ma ora come ora, incredibilmente, questo è l’ultimo dei problemi: dopo un video aereo – girato da un elicottero, si sente chiaramente il rumore delle pale che girano – diffuso dal quotidiano Marca, infatti, c’è un po’ di timore per l’esito finale di questa lunga ristrutturazione, visto che il nuovo Camp Nou somiglia molto, per non dire troppo, a quello vecchio.
In effetti un primo sguardo alle immagini non porta a notare un grande cambiamento rispetto allo stadio che siamo stati abituati a vedere, dal vivo e/o in tv, negli ultimi 65 anni (l’inaugurazione dell’impianto risale al 1957). La pianta, il profilo dei vari settori e persino i seggiolini rossi e blu rimandano immediatamente al Camp Nou che è stato demolito, e infatti i commenti dei tifosi del Barcellona sono piuttosto impietosi, in questo senso: uno dei più gentili è «Hanno demolito il campo per ricostruirlo uguale a prima, che follia!», poi ovviamente ce ne sono tanti altri decisamente più coloriti.
👀😲 Así luce el nuevo estadio del @FCBarcelona desde el cielo pic.twitter.com/Kc7Qymcs5m
— MARCA (@marca) June 8, 2025
Ovviamente questa è un’impressione sommaria che parte da un video catturato dall’alto e da lontano, tutte le strutture interne, gli uffici, i bar, il museo e i negozi saranno stati sicuramente ristrutturati in maniera più netta. E poi manca anche un’altra parte importante: il progetto del nuovo Camp Nou prevede un tetto retrattile che coprirà tutti i settori – a differenza dell’impianto che è stato demolito, completamente aperto su tre lati – e che dovrebbe essere completato in 12-18 mesi. Insomma, forse è ancora presto per allarmarsi rispetto alla forma e alla sensazione di già visto offerta dal nuovo Camp Nou. Il vero problema è che, come abbiamo visto, i ritardi continuano ad accumularsi: tutti si aspettavano che il nuovo stadio sarebbe stato consegnato all’inizio o durante questa stagione, ora siamo già slittati alla prossima – il Barça inizierà l’annata 2025/26 con tre gare di Liga in trasferta – e con un impianto non ancora completo.
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