I ritardi e i rinvii delle gare al Mondiale per Club saranno un problema anche per la Coppa del Mondo 2026

Il caldo torrido e i temporali improvvisi sono una costante dell’estate americana, soprattutto sulla costa Est.

Il problema c’è, eccome se c’è. Sono già quattro le partite del Mondiale per Club interrotte per i violenti temporali, accompagnati da forti raffiche di vento, che si sono verificati sulla costa orientale degli Stati Uniti, in particolare nella zona di Orlando. Oltre alle pause infinite, anche di due ore, che hanno interessato le gare della fase a gironi, c’è molta preoccupazione soprattutto pensando a quanto accadrà tra un anno, quando negli Stati Uniti (ma anche in Canada e in Messico) si giocherà il Mondiale 2026.

Con l’avvio della seconda settimana di competizione, il Mondiale per Club sta offrendo ai tifosi di tutto il mondo un’anteprima caotica di ciò che potrebbe riservare il clima tra dodici mesi. Negli ultimi giorni, il meteo è diventato protagonista tanto quanto il calcio giocato. Ben quattro partite in quattro giorni hanno subito ritardi legati al maltempo, in alcuni casi superiori alle due ore. E il peggio potrebbe ancora venire: un’ondata di calore è attesa in gran parte del Paese a partire da questo weekend.

«Quello che stiamo vedendo è del tutto normale», ha rivelatoBen Schott, responsabile operativo del National Weather Service (NWS), a The Athletic. «Nel 2026 potremmo trovarci nella stessa identica situazione».  Schott, nominato referente per la pianificazione dei grandi eventi da parte della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’agenzia madre del NWS, segue da mesi i preparativi in vista del Mondiale e delle Olimpiadi, in calendario a Los Angeles nel 2028. Negli ultimi otto mesi ha collaborato con la FIFA per affrontare i rischi legati al meteo, già evidenziatisi chiaramente durante questo Club World Cup.

 

Tutto è iniziato martedì scorso a Orlando dove una tempesta ha costretto al rinvio di oltre un’ora della sfida tra i sudcoreani dell’Ulsan e i sudafricani del Mamelodi Sundowns. Mercoledì è toccato a Cincinnati, Ohio, dove Salisburgo e Pachuca hanno dovuto aspettare 97 minuti prima di scendere in campo, sempre per lo stesso motivo. Giovedì, a East Rutherford (New Jersey), il match tra il Palmeiras e l’egiziani dell’Al Ahly è stata brevemente sospesa a causa di acquazzoni improvvisi, in un contesto di caldo torrido che ha spinto i tifosi a rifugiarsi all’ombra. A dimostrazione della pericolosità di queste condizioni, un ragazzo di 15 anni è stato colpito da un fulmine mentre si trovava sotto un albero a Central Park, poco distante dallo stadio MetLife. Fortunatamente non ha subito ripercussioni gravi. Il ritardo più lungo si è verificato venerdì, ancora a Orlando, in occasione della netta vittoria del Benfica (6-0) sull’Auckland City: due ore di sospensione per un altro temporale. In questi casi non c’è un tempo limite di attesa, la decisione spetta all’arbitro e agli organizzatori del torneo. La scelta di aspettare finanche a 120 minuti pur di non rinviare la partita non è un buon segnale, perché significa che il calendario è intasato e non c’è spazio per nessun recupero.

 

Come spiegato da Schott, questi fenomeni non sono affatto rari in estate, soprattutto nella fascia orientale degli Stati Uniti. «Da Cincinnati fino a New York, è normale che si sviluppino temporali associati a fronti freddi ogni tre, cinque o sette giorni». Anche la geografia ha un ruolo determinante. In Florida, ad esempio, le brezze marine provenienti da est e ovest convergono al centro dello Stato, creando condizioni ideali per la formazione di temporali nel pomeriggio, proprio in concomitanza con molti incontri.

Per questo il NWS lavora a stretto contatto con i responsabili della sicurezza della FIFA, sviluppando piani di rischio per ciascuna delle undici città statunitensi che ospiteranno partite del Mondiale 2026. «Abbiamo già presentato alla FIFA una mappa dettagliata dei potenziali rischi meteo città per città», ha ammesso Schott. Dei quattro ritardi finora verificatisi, solo quello al MetLife Stadium riguarda una città che ospiterà gare del prossimo Mondiale. Orlando e Cincinnati, infatti, non sono state selezionate. Tuttavia, diversi stadi coinvolti nel Club World Cup continueranno a essere utilizzati nelle prossime settimane: il Camping World Stadium di Orlando ospiterà ancora quattro match, tra cui quello tra Juventus e Manchester City; Cincinnati accoglierà una sola partita, mentre il MetLife sarà teatro di cinque incontri, comprese semifinali e finale.

Per garantire la sicurezza durante gli eventi, il National Weather Service prevede di posizionare meteorologi in ogni città coinvolta nel torneo. Il loro compito sarà quello di coordinarsi con le autorità locali e garantire comunicazioni rapide in caso di emergenza. «Stiamo già lavorando da mesi con gli organizzatori per assicurarci che chiunque partecipi a un evento sia protetto» ha detto Schott. Ma la sfida principale, secondo il meteorologo, sarà quella di informare in modo chiaro e tempestivo i tifosi internazionali, che potrebbero non essere familiari con i repentini cambiamenti del clima nordamericano. Eppure, con i giusti accorgimenti, i fan non si lasceranno spaventare. Una vittoria al Mondiale, infatti, può valere una lavata.

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