Il passaggio di Wirtz al Liverpool ha fatto felici un bel po’ di persone

Il Colonia, i suoi genitori, Jürgen Klopp, ovviamente il Liverpool e il Bayer Leverkusen: tutti hanno guadagnato dei soldi, oppure un po' di entusiasmo, grazie a questa operazione.

Nel mondo del calcio, è raro che un affare economico — che si tratti di un trasferimento, di una cessione o di un prolungamento di contratto — coinvolga soltanto due parti. Il passaggio di Florian Wirtz dal Bayer Leverkusen al Liverpool, ufficializzato nei giorni scorsi, è l’ennesima conferma che, nell’immenso mare del mercato, le linee di contatto si moltiplicano come un’eco. A beneficiarne, stavolta, non sono stati solo il club venditore, quello acquirente e il giocatore, ma un’intera costellazione di soggetti. A partire da chi, anni fa — precisamente nel 2010 — ha semplicemente creduto in un ragazzino del proprio settore giovanile. Si tratta del Colonia, il club in cui Wirtz è cresciuto calcisticamente dai sette ai 16 anni: ebbene, la società tedesca incasserà — secondo quanto riportato da Sky — circa 2,5 milioni di euro, grazie al cosiddetto contributo di solidarietà, previsto dai regolamenti FIFA per i club formatori. Non una cifra in grado di spostare gli equilibri tecnici, ma abbastanza per sorridere in una sessione in cui il mercato spesso si misura soltanto in milioni di euro spesi.

Grazie al trasferimento di Wirtz, però, sorridono anche — e non poco — Hans e Karin Wirtz, genitori-agenti del talento classe 2003, che riceveranno ora una sostanziosa commissione grazie al trasferimento del figlio nel Merseyside. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Bild, la loro “commissione” si aggira attorno ai 10 milioni di euro: una quota pari al 10% dello stipendio lordo di Florian nei prossimi cinque anni. Nessuna agenzia intermedia, solo due genitori che da anni gestiscono in prima persona il percorso del proprio figlio. Prima che il Liverpool chiudesse l’operazione, erano stati proprio loro, i signori Wirtz, a sedersi con Bayern Monaco e Manchester City. Alla fine, però, Florian ha scelto i Reds. Una decisione che, secondo lo stesso giocatore, è nata da una visione condivisa con Arne Slot. L’allenatore olandese, successore di Klopp, lo ha convinto con il suo progetto tattico e la chiarezza d’intenti. L’ex stella del Bayer Leverkusen ha speso parole importanti per il manager del Liverpool, lodandone la visione di gioco ben definita: «Mi ha mostrato delle clip, mi ha spiegato come avremmo giocato e in che modo io avrei potuto fare la differenza», ha raccontato Wirtz. Un corteggiamento tecnico, prima ancora che che economico.

Per non parlare del fascino che un campionato come la Premier League, e un club come quello dei Reds, esercitano sui giocatori: «Aspettavo da tanto tempo di venire in Inghilterra. Sono molto felice e molto emozionato per questa nuova avventura. Avevo voglia di qualcosa di completamente nuovo, lasciare la Bundesliga e provare un’esperienza in Premier League. Voglio vincere, sono molto ambizioso. La scorsa stagione il Liverpool ha vinto la Premier League, quindi il mio obiettivo è sicuramente quello di vincerla di nuovo e andare avanti anche in Champions League».

L’investimento fatto dal Liverpool per Wirtz — 150 milioni di euro, il terzo più  movimento di mercato più costoso della dopo quelli fatti dal PSG per Neymar (222 milioni) e Kylian Mbappé (180 milioni), quindi il più alto nella storia della Premier League — non è solo un colpo di mercato, ma un manifesto d’intenti: i Reds vogliono rinnovarsi senza snaturarsi. Vuole puntare su profili promettenti, ma affidabili. Combinare stelle affermate e giovani ricchi di talento. E se persino Jürgen Klopp ha definito Wirtz «un talento eccezionale», il segnale è chiaro: stiamo parlando di un talento che ha il potenziale per diventare un pilastro inamovibile e una stella ad Anfield Road. E che, nel frattempo, ha fatto guadagnare un po’ di soldi e di entusiasmo a un bel po’ di persone.

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