Stephen Eustaquio è un centrocampista centrale di 28 anni con una buona carriera alle spalle, una carriera sviluppatasi soprattutto in Portogallo. Magari non sarà un fuoriclasse riconosciuto a livello internazionale, questo no di certo, ma è un giocatore molto importante sia per la sua squadra di club (il Porto, che l’ha prelevato dal Paços Fereira nel 2022) che per la sua Nazionale (il Canada, con cui ha esordito nel 2019 dopo aver giocato nell’Under 21 portoghese). Al punto che entrambe le squadre, sia il Porto che il Canada, hanno deciso di convocarlo per due tornei che si stanno svolgendo in contemporanea (e nella stessa nazione, per altro): il Mondiale per Club e la Gold Cup, vale a dire il campionato CONCACAF che incorona la miglior rappresentativa del Nord-Centro America.
Ma andiamo con ordine, e partiamo dall’origine di questa situazione surreale. Sì, avete letto bene: in questo momento, gli Stati Uniti stanno ospitando sia il Mondiale per Club, a cui partecipano tre squadre americane, che la Gold Cup, torneo in cui Team USA gioca naturalmente da favorito. In verità ci sarebbe anche la MLS, che incredibilmente non è andata in stand-by e continua a giocare come se nulla fosse. Bene, a questo punto è facile capire come si è arrivati al cortocircuito che riguarda Eustaquio: il centrocampista del Porto è stato aggregato alla squadra che sta disputando al Mondiale per Club, ma al tempo stesso il Canada ha deciso di inserirlo comunque nella propria lista dei convocati. Con la speranza, neanche tanto nascosta, che il Porto sia eliminato presto, magari già nella fase a gironi, così che Eustaquio possa unirsi ai suoi compagni di Nazionale.
In un comunicato ufficiale diffuso dall’agenzia Reuters, l’ufficio stampa della Federcalcio canadese ha spiegato che la doppia convocazione di Eustaquio «è autorizzata dalla FIFA e dalla CONCACAF. Il giocatore è stato selezionato per entrambe le squadre qualche settimana fa, e ha dato la sua disponibilità: se sarà in forma e pronto, si unirà alla Nazionale canadese solo quando il Porto sdarà eliminato dalla Coppa del Mondo per Club». Insomma, è tutto vero: il calendario calcistico si è intasato così tanto da costringere i giocatori a sdoppiarsi, anche solo virtualmente. L’altro aspetto significativo della vicenda sta nel fatto che, per la prima volta nella storia, la FIFA – l’istituzione che più di ogni altra salvaguarda il calcio internazionale per squadre rappresentative – abbia fatto in modo che le esigenze di un club, il Porto in questo caso, fossero prioritarie rispetto a quelle di una Nazionale. Che piaccia o meno, il punto non è questo, si tratta di un chiaro cambiamento nei rapporti di forza interni alla Federazione internazionale, quindi di una svolta epocale.
Leggi anche
- A causa del Mondiale per club, Stati Uniti e Messico giocheranno la Gold Cup senza molti titolari
- I ritardi e i rinvii delle gare al Mondiale per Club saranno un problema anche per la Coppa del Mondo 2026