Andy Murray aveva deciso di non andare a Wimbledon, e in effetti ha fatto davvero di tutto per non andarci

L'ex campione inglese ha preferito giocare a golf e girare spot pubblicitari, piuttosto che farsi vedere all'All England Club.
di Redazione Undici
11 Luglio 2025

In occasione dell’edizione 2025 di Wimbledon, Andy Murray ha deciso di farsi notare nel modo più subdolo: non andando a Wimbledon, snobbandolo completamente. E il bello è che questa scelta cade proprio nell’anno in cui è stata annunciata la costruzione di una statua dedicata a lui all’interno dell’All England Club, ovviamente per omaggiare la sua grande carriera e i suoi due successi sull’erba londinese (2013 e 2016), considerando anche che è stato il primo tennista britannico a compiere l’impresa dai tempi di Fred Perry. In realtà Murray aveva annunciato la sua intenzione di non andare a Wimbledon già a fine giugno, in una pungente intervista rilasciata al Guardian. Ecco, l’ex tennista scozzese, nonché ex capo-allenatore di Novak Djokovic, ha fatto di tutto per mantenere fede alla sua promessa. E pensare che i suoi successi nel torneo gli hanno anche dato il privilegio di essere nominato membro onorario a vita dell’All England Club, il che significa che non avrebbe nemmeno bisogno di un invito per partecipare al torneo, gli basterebbe presentarsi al circolo. Invece niente, non si è fatto vedere.

In realtà Murray è andato a Wimbledon, però non dentro l’All England Club: prima si è fatto beccare al New Wimbledon Theatre, poi il primo giovedì del torneo è stato visto in zona per girare uno spot pubblicitario, in particolare per il brand di biscotti Walker’s. Per il resto, l’ex tennista ha preferito dedicarsi alla sua nuova passione: il golf. Per rendersene conto, bastava e basta visitare il suo profilo X/Twitter: ci trovate una battuta sull’intervista concessa in campo da Carlos Alcaraz, in cui il giocatore spagnolo ha parlato proprio del suo duello sul green con Murray.

Secondo quanto scrive il Telegraph, dietro questa scelta di Murray ci sarebbe anche la delusione per la fine del suo rapporto professionale con Djokovic, che l’ha esonerato come allenatore prima dell’ultimo Roland Garros. Non a caso, viene da dire, l’ex campione britannico ha ammesso di essere incerto in merito al suo futuro come coach, visto che non è sicuro di aver apprezzato il periodo vissuto accanto a Djokovic. Un’altra opportunità sarebbe stata quella di commentare il torneo per la BBC, ma il ricordo l’esperienza vissuta nel 2018 – quando era infortunato e decise di cimentarsi come voce tecnica – gli ha consigliato di non accettare l’offerta.

Sempre il Telegraph anticipa che un possibile ritorno di Murray all’All England Club potrebbe essere in calendario per il 2027, quando verrà svelata e inaugurata la statua dedicata a lui che è stata annunciata quest’anno. Come se non bastasse, stiamo parlando di un’edizione speciale, ovvero quella in cui si festeggeranno i 150 anni dal primissimo torneo. Inevitabile pensare che a quel punto, considerando quale sarebbe il valore di una sua presenza, Murray possa rivedere la decisione presa per il 2025. Oppure nel frattempo sarà anche tornato a fare l’allenatore, o magari il commentatore, chissà.

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