Il Brommapojkarna è il club con il settore giovanile più grande d’Europa, e funziona benissimo

Nella squadra svedese si sono formati dei talenti come Gyokeres, Kulusevski, Bergvall. Ed è un modello efficiente, sia per quantità che per qualità.
di Redazione Undici
26 Luglio 2025

Sono anni che in Scandinavia sfornano talento calcistico a palate. Basti pensare alla crescita della Nazionale svedese e/o di quella norvegese, e in questo senso ne sa qualcosa anche l’Italia, sconfitta 3-0 a Oslo. Oppure al fatto che due grandi star europee, Erling Haaland e Viktor Gyokeres, arrivano da quelle parti. Lo svedese, poi, proviene dal Brommapojkarna, uno dei club meno chic di Stoccolma e che era salito alla ribalta, qualche anno fa, per aver affrontato il Torino in un oscuro preliminare di Europa League. E invece deve essere considerato come una culla del calcio giovanile svedese, in grado di soppiantare realtà storiche come AIK o Malmöe. Come analizzato dalla BBC, infatti, dal Brommapojkarna sono usciti Lucas Bergvall e Dejan Kulusevski del Tottenham, oltre a Daniel Svensson del Borussia Dortmund. Ma l’ex giocatore del BP con la dimensione più elevata è proprio Viktor Gyökeres, appena passato all’Arsenal dallo Sporting Lisbona per quasi 75 milioni di euro bonus compresi.

Gyökeres non è sempre stato considerato una delle promesse più brillanti del calcio locale. Fino ai 15 anni ha giocato in una squadra regionale, l’IFK Aspudden-Tellus, prima di approdare al BP. Lì si è trasformato in un attaccante dal grande potenziale: ha debuttato a 16 anni e segnato 25 gol in 67 presenze, attirando così l’interesse del Brighton. «Ha giocato un solo anno nella nostra accademia prima di passare alla prima squadra, perché era mentalmente pronto a giocare contro gli adulti pur essendo ancora un ragazzo», racconta alla testata inglese Nathorst Windahl, responsabile del vivaio.

Gyökeres è uno dei tanti giocatori che hanno beneficiato della scuola calcistica del Brommapojkarna. Che, incredibilmente, detiene il titolo di club europei con il numero più alto di squadre giovanili: oltre 4.500 (aspiranti) giocatori sono infatti suddivisi in 250 squadre di diverse fasce d’età. I numeri sono grandi, ma il processo è efficiente e mirato a far esprimere al massimo ogni singolo talento. La maggior parte dei giovani gioca nelle squadre dilettantistiche del BP, mentre i più dotati vengono inseriti nelle squadre A, B o C. In un campionato Under 16, il club è stato limitato a un massimo di tre squadre.

Un altro aspetto notevole è che molti dei giocatori del BP provengono da Stoccolma o dai dintorni, proprio come Gyökeres, Kulusevski e Bergvall. La società ha ottenuto ottimi risultati contro grandi squadre europee come PSG e Ajax a livello giovanile, ma secondo Nathorst Windahl dopo i 15 anni diventa difficile competere. Kulusevski, per esempio, ha lasciato il BP proprio a quell’età per entrare nel settore giovanile dell’Atalanta, prima di passare al Parma, alla Juventus e infine al Tottenham nel gennaio 2022. Considerato una futura stella fin da giovane, Kulusevski ha vinto due volte il Guldbollen, premio al miglior calciatore svedese, mentre Gyökeres lo ha conquistato nel 2024. Bergvall, invece, ha fatto tutta la trafila nel BP, contribuendo alla promozione in Allsvenskan, la prima divisione, prima di trasferirsi al Djurgarden, approdando poi agli Spurs all’età di 18 anni. Il Brommapojkarna ora sta giocando la seconda stagione consecutiva nella massima serie dopo essere sceso in terza divisione nel 2020. Per il BP che attira un pubblico pari a circa il 10% della media di 38.525 spettatori dell’AIK, le storie come Gyökeres o Bergvall sono vitali, considerando che il club si autofinanzia così. Un modello che è partito circa cinque anni fa ma che sta già scompaginando qualche piccola gerarchia del calcio scandinavo.

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