Il Genoa ha lanciato la sua nuova maglia Away, e anche stavolta non siamo di fronte a una semplice divisa da gioco: il nuovo kit del club rossoblu è un richiamo immediato alla croce di San Giorgio – croce rossa in campo bianco – e quindi alla storia millenaria di Genova, al suo legame profondissimo con l’Inghilterra, alle tradizioni calcistiche di un club dall’identità unica. Sia a livello sportivo che culturale. Per capire questa nuova maglia, quindi, bisogna partire necessariamente dal passato. Da un racconto che inizia durante il periodo in cui Genova è una fiorente Repubblica Marinara, quindi una delle città più potenti al mondo: proprio in quel tempo, l’amministrazione decide di fare proprio il simbolo della croce di San Giorgio, ovvero il cavaliere che sconfisse il drago diventando l’emblema del coraggio. Dalle Crociate in poi, quindi la croce rossa in campo bianco diventa emblema di Genova. Poi arriva la richiesta di re Riccardo Cuor di Leone, che vuole in prestito la croce dalla Repubblica di Genova per issarla sulla flotta inglese, sfruttando il rispetto che i genovesi avevano guadagnato tra le correnti del Mediterraneo. Da quel momento la croce di San Giorgio, patrono d’Inghilterra, si ritaglia uno spazio nella simbologia britannica.
Quel legame si è tramandato nei secoli, arrivando sulle divise dei giorni nostri. Dalla Nazionale inglese al Genoa, naturalmente. Per la città di Genova San Giorgio è il protettore del porto. Il legame con l’Inghilterra invece si è rafforzato grazie anche a James Richardson Spensley. Che si presentò in Liguria come medico, ma dal 1896 si ritrovò a cambiare la storia del calcio italiano diffondendo il football nel Genoa, allora ancora Cricket and Athletic Club.
Nella croce si riflettono storie di mare e antiche narrazioni. Con la nuova seconda maglia il Genoa scenderà in campo indossando la storia. Un simbolo che rappresenta una tifoseria, una squadra, una fede: la Bandea de Zena, per dirla in genovese – una delle lingue più conosciute e parlate al mondo. Anche l’ambasciata d’Italia a Londra ha commentato con orgoglio ed entusiasmo la genesi di questa divisa da gioco: «La nuova maglia Away del Genoa conferma il forte legame calcistico tra Italia e Inghilterra. Dalla moda italiana tra i “causal” delle terrace inglesi negli anni Ottanta al programa culto “Football Italia” di James Richardson negli anni Novanta, il nostro Paese ha dato tanto Oltremanica. E tanto ha ricevuto, dal culto delle jersey alla centralità del marketing nelle finanze dei club. Insomma, quello tra Inghilterra e Italia è un legame in cui ha senso continuare a investire. Per tutte le parti in causa».
La maglia, come vedete sotto, è dominata dalla croce rossa in campo bisanco. Sul retro, appena sotto il colletto, compare nuovamente la Croce di San Giorgio, rafforzando il legame visivo e simbolico con la città. Infine, dettagli come il “gallinaccio” (il Grifone) in rilievo e finiture curate completano un design pensato per esaltare l’identità del club più antico d’Italia. La campagna che accompagna il lancio celebra il legame profondo tra Genova e il mondo anglosassone. Il claim “It’s coming home” richiama le origini inglesi del club e rende omaggio al viaggio del calcio, nato in Inghilterra e “ritornato” simbolicamente nella sua casa italiana: il Genoa CFC.