Che Son Heung-Min potesse essere il nuovo grande volto, anche commerciale, della MLS, ve l’avevamo anticipato. Eppure era difficile immaginarsi un impatto così, almeno a livello di numeri. Praticamente quasi tutta la comunità coreana di Los Angeles, la più ampia al di fuori della Paese, completamente impazzita per lui. Una folla interminabile di persone interminabile si è radunata al di fuori dello store dei LA FC, per fare il benvenuto all’ex Tottenham, alla ricerca di una foto o di un autografo. Non avevano mai visto così tanta gente da quelle parti, soprattutto di mercoledì pomeriggio.
Ci sono voluti 20 milioni di sterline per acquistarlo dagli Spurs, una cifra record per la lega americana. Alla presentazione ufficiale nel BMO Stadium, Son ha ricevuto un’accoglienza degna di una star di Hollywood: il suo volto campeggiava su un cartellone all’esterno dell’arena, con un messaggio di accoglienza in inglese, spagnolo e coreano.
It was meant to be…
⏪ In 2018, Sonny surprised our Korean Supporters group while in Los Angeles. pic.twitter.com/dE7dW6XsuS
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Nel parcheggio i fan con maglie nuove dei Los Angeles FC e qualche vecchia Jersey bianca del Tottenham speravano che Son, di gran lunga l’atleta più amato in Corea del Sud, si fermasse a salutare. «Tutti in Corea lo conoscono e lo adorano», ha detto al Times uno studente coreano in California per motivi di studio. Negli ultimi dieci anni, Ha, questo il nome del ragazzo, è rimasto sveglio fino a tardi per seguire Son al Tottenham e ora è entusiasta di condividere il suo stesso fuso orario. Ha previsto che la MLS avrà un’impennata di popolarità in Corea, con un’icona nazionale in campo ogni settimana.
A new era begins in Black & Gold. pic.twitter.com/en416SNl6c
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Tra gli speaker dell’evento c’era Karen Bass, sindaca di Los Angeles, che ha elogiato con entusiasmo “Sonny”. Quella firma, ha ammesso, è «un momento che la città ricorderà per generazioni». Poi ha consegnato a Son una targa e lo ha proclamato ufficialmente «Angeleno», ovvero abitante di Los Angeles. Son dovrebbe sentirsi a suo agio a LA, dove vivono circa 320.000 coreani, molti dei quali nel quartiere di Koreatown, zona alla moda piena di locali di karaoke e ristoranti di barbecue. Negli ultimi dieci anni, le maglie degli Spurs con il nome di Son erano ovunque. Ora, saranno sicuramente rimpiazzate dalle divise nero-oro del LAFC.
Matt Kim, un giornalista coreano-americano di Los Angeles, ha iniziato a tifare per gli Spurs durante la pandemia dopo aver visto i highlight di Son a Londra. «Vedere qualcuno del tuo paese, che ti somiglia, dominare uno sport come ha fatto lui per così tanto tempo, è un’ispirazione» ha rivelato sempre alla testata inglese. Alla presentazione, i giornalisti coreani hanno fatto domande in due lingue prima di correre alla diretta per i tg mattutini in patria. Un interprete ha tradotto le domande in inglese per il vasto pubblico asiatico in live streaming. Son è entrato nella sala accompagnato dal ritmo dei tamburi della curva degli LA FC.
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Son, ambientandosi nella sua nuova città, ha apprezzato il sostegno dei suoi connazionali, sempre con il suo stile, sobrio ma sentito. «Sono qui, sono felicissimo ed emozionatissimo nel vedere tutti i fan coreani qui fuori». Niente di particolare, è vero, ma avrà tempo per amare la sua nuova realtà e regalarle delle bellissime parole. Le magie in campo, invece, non dovrebbero tardare.