Il Real Madrid aveva acquistato Reinier per 30 milioni, ora l’ha lasciato andare via da svincolato dopo cinque anni e ZERO partite giocate

La dimostrazione del fatto che anche i migliori del mondo, ogni tanto, possono fare fiasco sul mercato. E per i suoi giocatori, come l'ex Frosinone, non è sempre facile mantenere delle aspettative stellari.
di Redazione Undici 11 Agosto 2025 alle 17:10

Reinier Jesus Carvalho. Chi se lo ricorda con la maglia del Real Madrid? Probabilmente nessuno. E mica a torto, visto che il brasiliano classe 2002 di fatto non è mai arrivato a indossarla. Pur facendo parte, negli ultimi cinque anni, del club più vincente del mondo. Oggi la sua avventura nei Blancos è finita, senza mai essere veramente iniziata. Un fiasco totale per il club, che a suo tempo aveva investito la bellezza di 30 milioni di euro per un 18enne. E una delusione profonda per il giocatore. Che magari non si sarà dimostrato la giovane promessa intravista dagli scout del Real. Ma che di sicuro, dopo un bruciante avvio di carriera – Brasileirão e Copa Libertadores al Flamengo, oro olimpico a Tokyo – è sprofondato sotto il peso delle insostenibili aspettative.

La stampa spagnola ora rispolvera, con cinica ironia, le parole che gli riservò Florentino Pérez al suo arrivo nella capitale: “Oggi, ragazzo, indossi per la prima volta la maglia del Real Madrid” (e rimarrà anche l’unica). Era il febbraio 2020. Reinier fa in tempo a giocare qualche gare con il Castilla, segnando pure una doppietta. Poi irrompe la pandemia, che l’ha reso protagonista di un singolare record di calciomercato: è stato l’unico acquisto del Real tra l’inverno del 2020 e l’agosto del 2021 – quando Camavinga sbarcò fra i Blancos, con ben altro successo.

Cos’è accaduto nel frattempo? Sarà stato un abbaglio, sarà stata un’involuzione tecnica e mentale. Fatto sta che Reinier finisce in un giro di prestiti senza uscita. Dapprima verso destinazioni di prim’ordine, come il Borussia Dortmund che lo accoglie per due stagioni. Ma in Germania delude: soltanto un gol, panchine a raffica e meno del 10% di minuti disputati sul totale a disposizione. Dicono che non fosse in buona condizione fisica, che da buon brasiliano soffrisse pure di saudade. Fa un po’ meglio l’anno dopo al Girona, ma viene frenato dagli infortuni. Nel 2023/24 è la volta del Frosinone. Forse il più grande periodo ipotetico di Reinier: 3 reti, 2 assist, lampi di classe indiscussa ma troppo spesso incompiuta. A lungo termine è evanescente, non incide più. E la squadra retrocede nel più drammatico dei finali.

Altro giro altra corsa. Retrocede anche Reinier, in Segunda División al Granada: soltanto 15′ giocati dallo scorso marzo, fuori dai convocati nel finale di campionato. Per ora sarà la sua ultima apparizione in Europa, perché nel frattempo è andato in scadenza con il Real Madrid. E certamente il club non ha fatto nulla per trattenerlo: oggi Reinier è un nuovo giocatore dell’Atlético Mineiro ed è appena rientrato in patria ritrovando subito il sorriso. “Non posso essere contento di questi ultimi cinque anni”, ha detto, presentandosi alla sua nuova squadra. “Ero sempre in prestito. Ora invece sento già l’affetto che in tutto questo tempo mi era mancato”. E chissà che non gli basti per rilanciarsi. Non sarà certo Kakà o Raí – come aveva decretato, con una certa incoscienza, un suo vecchio allenatore dell’Under 17 verdeoro –, ma comunque ha gamba, dribbling, indubbia tecnica. E soprattutto è ancora giovane, per riscrivere la sua carriera come meglio vorrà. Senza più galattiche pressioni.

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