Dovesse anche chiudere l’operazione Isak con il Newcastle, sulla base di non meno di 150 milioni di euro, il Liverpool andrebbe a sfiorare il mezzo miliardo speso sul mercato. Una cifra talmente grande che in Italia facciamo anche fatica a immaginarcela. Nella Merseyside in questa sessione di mercato sono arrivati Wirtz, Ekitiké, Frimpong, Kerkez, Leoni e il portiere Pécsi per un totale di 339 milioni di euro. È pur vero, però che tramite le cessioni di Luis Díaz al Bayern Monaco, Darwin Nuñez all’Al-Hilal di Simone Inzaghi e Quansah al Bayer Leverkusen, i Reds sono riusciti a ricavare un bel tesoretto, puntellato dai mini affari Doak al Bournemouth, Kelleher al Brentford, Morton al Lionee e Philips al West Bromwich Albion, per un saldo di 220 milioni guadagnati.
L’ultimo trasferimento in ordine di tempo è quello di Doak nel sud dell’Inghilterra. Il 19enne ha firmato un contratto di cinque anni con il Bournemouth, in un accordo dal valore di 25 milioni di sterline con i campioni in carica. Doak, acquistato dal Celtic nel 2022 per 600.000 sterline, ha collezionato 10 presenze con il Liverpool nei suoi primi due anni e ha trascorso l’intera scorsa stagione in prestito al Middlesbrough in Championship, dove ha segnato tre gol in 24 partite.
Segue quindi le partenze di Luis Díaz, Darwin Núñez, Trent Alexander-Arnold (andato via a parametro zero e con un indennizzo di circa dieci milioni di euro da parte del Real Madrid), Caoimhín Kelleher e Jarell Quansah, usciti nelle ultime settimane. Tuttavia, sono previste ulteriori cessioni da Anfield. Kostas Tsimikas, ora terza scelta come terzino sinistro dopo l’arrivo di Milos Kerkez dal Bournemouth e non convocato per l’opening match di venerdì scorso vinto 4-2 proprio contro le Cherries, è stato accostato al Nottingham Forest. Il centrocampista Harvey Elliott è ancora in trattative con il Lipsia, che potrebbe presentare un’offerta formale una volta definito il futuro di Xavi Simons, obiettivo del Chelsea. Anche il West Ham pare interessato al nazionale inglese Under-21, ma al momento la Bundesliga rappresenta l’opzione più concreta per il ragazzo cresciuto nell’academy.
I nuovi acquisti, poi, sembrano già aver avuto un impatto più che positivo. Aldilà dell’avvio super di Ekitiké, in gol nel Community Shield perso ai rigori contro il Crystal Palace e nella prima di campionato, anche Wirtz e Kerkez hanno offerto delle buone performance, nell’attesa che Giovanni Leoni, accolto dalla dirigenza e dal manager Arne Slot prima dell’incontro inaugurale, possa dire la sua in una rosa dall’altissimo valore tecnico. La qualità quindi non manca e potrebbe aumentare ancora dovessero chiudersi le trattative per Isak e per il centrale di difesa del Palace Guehi che, come Leoni, dovrebbe rappresentare l’alterativa futura a Konaté, in scadenza di contratto a giugno dell’anno prossimo. Il problema ora è come mettere in campo tutto questo valore. A tratti, infatti, la squadra è sembrata un po’ fuori equilibrio nella metà campo offensiva, soprattutto una volta perso il pallone. Ne sono un esempio i due gol subiti dal Bournemouth, entrambi da Semenyo ed entrambi in transizione. Era però solo l’esordio in Premier League, Slot ha tutto il tempo per rimediare e capire, da qui al 1 settembre, chi può far parte o meno del Liverpool del futuro.