Un anno fa, più o meno di questi tempi, il Getafe aveva affrontato la prima giornata di campionato con pochissimi giocatori a disposizione, 16 in tutto (considerando anche quelli aggregati dalle giovanili). La stessa cosa è avvenuta quest’anno, alla vigilia dell’esordio in casa del Celta Vigo il tecnico Bordalás aveva solo 13 giocatori della prima squadra ufficialmente iscritti alle liste della Liga. E quindi anche quest’anno ha dovuto integrare la lista dei convocati attingendo a piene mani dal settore giovanile. Il bello è che il Getafe, alla fine, è persino riuscito a vincere: allo stadio Balaídos il risultato finale è stato di 0-2, i gol della squadra ospite sono stati realizzati da Liso e Uche.
I club del campionato spagnolo, soprattutto quelli che non sono iscritti alle coppe europee, stanno vivendo un momento davvero difficilissimo: fino a dieci giorni fa, infatti, i problemi di bilancio di buona parte delle società avevano impedito la registrazione di 50 nuovi acquisti finalizzati durante la sessione estiva. Anche il Getafe si trova in questa situazione: come scrive El Confidencial in questo articolo, Juanmi, Abqar, Kiko Femenía e Javi Muñoz sono stati ufficialmente comprati dal club madrileno, ma non possono andare in campo. Per ottemperare ai regolamenti finanziari stabiliti dalla Liga, è necessario che vengano effettuate delle cessioni, in modo da liberare budget di mercato. L’indiziato a lasciare il club madrileno è Uche, che però avrebbe il desiderio di rimanere un altro anno. E invece i dirigenti del Getafe sono e saranno costretti a venderlo, anzi pare che per accelerare l’operazione abbasseranno anche il prezzo (la sua clausola rescissoria è di 25 milioni).
Il proprietario e presidente del Getafe, Ángel Torres, ha criticato apertamente il modello e i paletti imposti dalla Liga: «Diciamo di essere il miglior campionato del mondo, e poi le nostre squadre non possono tenere i giocatori». Ovviamente queste parole vanno pesate bene, nel senso che esprimono la posizione di un piccolo club che viene effettivamente penalizzato dai regolamenti, ma che potrebbe anche essere gestito in un modo diverso. In ogni caso, però, il fatto che anche altre società – Siviglia, Real Sociedad, Elche, Levante, Real Oviedo e Celta Vigo – abbiano problemi analoghi dimostra che Torres, come dire, non ha proprio tutti i torti. In ogni caso, dovrebbe invitare a fare una riflessione. C’è da dire, però, la stagione scorsa si è chiusa col la salvezza del Getafe; e per alcuni mesi, tra l’altro, il club madrileno era stato in lotta per qualificarsi alle coppe europee. Chissà, magari le cose andranno bene anche stavolta.