La Formula Uno non fa per tutti. O almeno, non nella sua declinazione più sfarzosa. Basta spendere – tanto – e magia: cena firmata da Gordon Ramsey durante il Gran Premio, due chiacchiere con Lewis Hamilton appena sceso dalla sua Ferrari, vita del paddock a portata di mano. «Hospitality significa incontrare i desideri dei consumatori e offrire loro prodotti all’altezza», spiegano gli addetti ai lavori. «Da qui si crea un’aura di prestigio che crea benefici a tutti. La Formula Uno sta crescendo il suo livello di sofisticazione e il suo modo di lavorare con marketer e grandi marchi. E questo ormai fa parte di una cultura globale».
L’altro aspetto sempre più evidente, contestualmente, è che la Formula Uno – attraverso Liberty Media, proprietario dei suoi diritti commerciali – sta proponendo dei pacchetti ogni volta più chic e innovativi. Un notevole salto di qualità rispetto allo storico Paddock Club introdotto nella lunga era di Bernie Ecclestone. Perché Liberty Media, nel frattempo, ha riscontrato che la disponibilità a spendere degli avventori più facoltosi è di gran lunga superiore al passato. E rasenta l’extra lusso: ora si va dai 27mila dollari in giù. Il risultato, come racconta The Athletic, è l’evoluzione della vecchia hospitality standardizzata in un capillare laboratorio di esperienze ultra-premium.
Se il Paddock Club era infatti una sorta di business class del motorsport – champagne, tartine e caviale con vista privilegiata sulla Ferrari in corsa –, negli ultimi anni si è deciso di puntare sulla differenziazione dell’offerta. E il semplice biglietto d’accesso al Club, con più accessori e spazi accessibili, è salito fino a un prezzo base di 9.400 euro. Che diventa triplicato per partecipare all’evento “Gordon Ramsay at F1 Garage”, con i piatti preparati dallo chef britannico – dieci appuntamenti totali in tournée, dal Messico al Qatar. Come format intermedio, a 15mila euro, tra le novità della stagione troviamo invece “House 44”: una suite creata appositamente per sei gare, con il design esclusivo di Lewis Hamilton – che naturalmente si presenterà a chiacchierare con gli ospiti.
I pacchetti Hospitality sono pensati per la clientela più ricca, ma anche per partner commerciali e potenziali investitori. E per la Formula Uno si sta rivelando un vero e proprio business: secondo una recente analisi stilata dall’azienda di sport marketing Relo Metrics, più di 440 brand e sponsor hanno beneficiato dei 665 milioni di dollari generati dal settore mediatico della F1 nel corso delle prime undici gare del 2025. Un giro d’affari alimentato anche dalle location all’ultimo grido attorno al circuito. E che vivere in prima persona, per pochi appassionati privilegiati, ormai vale come una pole position.