Nella Francia Under 21 ci sono tre giocatori di squadre dell’Arabia Saudita, e naturalmente non è un caso

Se tre indizi fanno una prova, la connessione calcistica Parigi-Riyad si fa sempre più fitta. Ed è la Francia in primis a sdoganare il valore tecnico della Saudi Pro League.
di Redazione Undici 08 Settembre 2025 alle 18:56

Era solo questione di tempo, ma la notizia resta. Da oggi la Francia Under 21 conta a tutti gli effetti su un piccolo blocco di calciatori provenienti dal campionato saudita: sono Valentin Atangana, centrocampista dell’Al-Ahli, Nathan Zezé e Saïmon Bouabré, difensore e trequartista del Neom. Sono stati convocati dal selezionatore Gerard Baticle in vista dell’amichevole contro la Serbia, che anticiperà le gare di qualificazione agli Europei di categoria a partire dal mese prossimo. Ormai sono sempre di più i giovani francesi nel mirino della Saudi Pro League, anche a fronte di importanti investimenti. Ma finora non erano stati presi in considerazione dalla Nazionale.

Le cose cambiano in fretta, scrive L’Équipe, anche perché sono gli allenatori stessi a garantire per loro. Il Neom è guidato da una vecchia conoscenza del calcio transalpino come Christophe Galtier, sulla panchina del PSG soltanto tre stagioni fa. Non è l’unico ad aver scelto la soluzione araba: c’è anche Sabri Lamouchi, ex centrocampista di Parma e Inter, al timone dell’Al-Riyadh. E perfino Didier Deschamps, il commissario tecnico per antonomasia, stratega dei Bleus da ormai 13 anni, ha ammesso di “non escludere un soggiorno nella Saudi Pro League, prima o poi”. Insomma, se tre indizi fanno una prova, tra Parigi e dintorni il campionato dei petroldollari comincia ad avere sempre maggior considerazione tecnica.

La tendenza è chiara e si deve anche al cambio di approccio manageriale imposto dagli sceicchi del pallone: non più – o meglio, non solo – arrembaggi economici a Cristiano Ronaldo o Neymar, ma una più oculata coltivazione dei vivai a partire dall’input fornito dai giovani calciatori europei – comunque comprati a peso d’oro, in proporzione. La connessione franco-araba è legittimata dai giocatori stessi, che vedono nella Saudi Pro League un trampolino di lancio col fascino del pioniere – sono pur sempre la prima generazione, alla soglia dei vent’anni, a optare per una destinazione impensabile soltanto qualche stagione fa – e con tutte le garanzie economiche del caso.

Ma soprattutto, negli ultimi tempi, è la Federcalcio transalpina ad aver patrocinato il suo omologo saudita, accollandosi perfino le spese di viaggio per i giovani coinvolti. “A volte c’è un po’ di frustrazione nel veder partire i nostri ragazzi così presto”, spiegano dal quartier generale dei Bleus. “Ma dobbiamo allontanarci dalla nostra visione eurocentrica, che è un po’ compiacente se non sprezzante: stiamo parlando di un campionato emergente il cui livello continuerà a salire. Dunque monitoriamo con attenzione le prestazioni dei nostri giocatori, laggiù come dappertutto”. Più chiaro di così.

>

Leggi anche

Calcio
A causa del primo video sul suo canale Youtube, Erling Haaland si è preso una strigliata dalle autorità sanitarie britanniche
Tutto parte da un'abitudine molto singolare che si porta dietro fin da quando era un bambino: consumare latte crudo.
di Redazione Undici
Calcio
Un’azienda cilena ha accusato la UEFA di averle rubato il format della Champions League, e così ha chiesto un risarcimento di 20 milioni di euro
Il copyright per questa variante di torneo alla svizzera sarebbe stato depositato addirittura nel lontano 2006. E gli ideatori l'avevano proposto più volte alla UEFA, senza successo: ora ci si sposta in tribunale.
di Redazione Undici
Calcio
L’ipotetica retrocessione del West Ham costerebbe quasi tre milioni di euro ai contribuenti inglesi
Colpa di un faraonico contratto di concessione, che non lascia agli Hammers alcun spazio per il fallimento sportivo.
di Redazione Undici
Calcio
L’Arsenal è la miglior squadra al mondo sui calci piazzati, e una grande parte del merito va a chi li batte: Rice, Saka, Odegaard
C'entrano le intuizioni di Arteta sugli schemi, ma ancora di più dei giocatori tecnicamente perfetti a gioco fermo.
di Redazione Undici