Il gol da alieno segnato da Khvicha Kvaratskhelia contro l’Atalanta ha offerto, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’ennesima occasione per parlare dell’attaccante georgiano. Cioè, di parlare di Kvara come uno dei migliori giocatori del mondo. Ormai è arrivato il tempo di inserire l’ex attaccante del Napoli nella shortlist dei più forti. E i motivi sono sia tecnici che pratici. Per capire cosa intendiamo, partiamo dall’ultimissima manifestazione: il gol siglato contro l’Atalanta di Juric, Kvara ha mostrato una superiorità tecnica e fisica schiacciante, rispetto agli avversari. Kvara prende palla a centrocampo, salta due uomini con il primo controllo, allunga la falcata puntando l’area di rigore spostandosi la palla sul destro e affrontando altri due avversari. Il tiro è così improvviso da prendere in controtempo Carnesecchi, così potente da lasciarlo inerme nonostante sia stato scoccato da fuori area.
Il bello – o il brutto, a seconda dei punti di vista – è che tutto questo è avvenuto con Kvara che parte dalla fascia destra, non quella di sua “competenza”, e al rientro da un infortunio che ha reso più complicato del previsto il suo inizio di stagione. Se vogliamo aggiungere un ulteriore carico, un gol così bello è arrivato contro l’Atalanta, non esattamente l’ultima della classe quando si tratta di intensità in transizione negativa. Insomma, Kvara ha iniziato alla grande la nuova stagione di Champions League, il suo è stato un impatto da meteorite che ricalca l’ultima parte della scorsa stagione. O meglio: l’ultimissimo atto del 2024/25, controllo a seguire su assist di Dembelé e uno-contro-uno con Sommer stravinto con un sinistro sul primo palo. Il tutto, ovviamente, in finale di Champions.
Kvara – forse ce lo dimentichiamo – a gennaio scorso si è trasferito al Paris Saint-Germain per 70 milioni. L’attaccante georgiano si è aggiunto a un reparto offensivo in cui c’erano già Dembélé, Barcola, Doué, quindi il tecnico spagnolo non aveva bisogno di un allargare la rosa per assaltare la Champions o per dominare la Ligue 1. Solo che il suo talento, in pochissimo tempo, lo ha reso il tassello migliore possibile per sostituire Kylian Mbappé, per chiudere il cerchio tattico di una squadra che sembra venire dal futuro. E che, dopo il suo arrivo, ha cambiato marcia e ha vinto la Champions con un’autorità mai vista prima.
Basterebbe questo, ma cioò che rende Kvara eleggibile nel novero delle ali migliori del mondo è il modo in cui gioca. Il calcio contemporaneo è pieno di ali tecnicamente dotate capaci di funamboliche evoluzioni e dribbling ai limiti dell’incredibile, così come di potenti jet che delle corsie fanno la loro pista di decollo. Kvaratskhelia è tutto questo condensato e sintetizzato in un corpo dall’eleganza estrema, in movimenti sinuosi e delicati, in dribbling eseguiti in spazi strettissimi, in una potenza nascosta fino all’ultimo momento. Non è un caso che, dal suo arrivo a Napoli, abbia cambiato il concetto di ala offensiva, rendendosi una commistione tra un trequartista creativo e un finalizzatore implacabile, che eccelle in qualità fisiche ed è certamente tra i migliori al mondo per qualità tecniche. Alla sua prima stagione in Serie A, che si è conclusa con la vittoria dello scudetto e la conseguente conquista del premio di MVP del campionato, Kvara è stato semplicemente dominante nei confronti delle difese avversarie.
È arrivato il momento di rivedere il gol contro l’Atalanta
La sensazione che ha offerto il suo arrivo è stata quella di un extraterrestre posatosi sui campi del nostro campionato, che ha continuato a farlo ovunque sia stato chiamato a giocare. Era prevedibile che replicasse questo dominio in Ligue 1, ma non certo che potesse farlo in Champions League, palcoscenico in cui si confrontano i migliori e. Il PSG gli ha offerto questo a gennaio: una squadra costruita per vincere. Come in un videogioco, dove per sconfiggere il boss che finora ha sempre detonato i nostri tentativi serve un artefatto più forte e adatto alla situazione, Kvara è stato acquistato dai parigini per spezzare la maledizione della Champions League, ultimo scoglio da superare per completare lo Slam stagionale. Ed è andata esattamente così.
Se c’è un motivo per non considerare Kvara tra i migliori al mondo, forse è quello che riguarda le sue statistiche: il georgiano è effettivamente carente per gli standard contemporanei, visto che ha in carriera ha messo insieme 57 gol gol e 57 assist in 230 presenze complessive. Con il PSG, nonostante tutto quello che abbiamo raccontato, il georgiano ha accumulato solo nove reti e otto assist in 37 presenze; con il Napoli, il suo score totale è stato di 30 gol e 29 assist in 107 apparizioni. È poco per includerlo tra i migliori del mondo? Forse sì, ma il punto non è questo: Kvara è già tra i migliori al mondo anche senza numeri fuori scala. E lo è proprio perché, nonostante abbia ancora margini di miglioramento sotto questo punto di vista, in campo è una furia che gli avversari non riescono a contenere. Anzi, la sensazione è che Kvaratskhelia non abbia ancora mostrato tutto il suo reale potenziale, anche se in tre anni e mezzo è passato da giocare alla Dinamo Batumi a vincere la Champions League come elemento cardine del Paris Saint-Germain, passando per Napoli e per uno scudetto storico. Non è poco, anzi è tantissimo.