Facciamo subito un’importante premessa: stiamo parlando di uno dei giocatori più forti del mondo, di una colonna del Real Madrid e della Nazionale brasiliana, di una star a livello mondiale. Eppure, a voler ben guardare, l’ultima stagione di Vinicius è stata buona, ma non al livello celestiale del 2024. Normale, neanche un fuoriclasse può mantenere degli standard di assoluta eccellenza per tutte le stagioni, soprattutto nel calcio moderno. Le leggere flessioni sono naturali in un’epoca in cui si giocano 50 o perfino 60 partite all’anno, dove i ritmi sono sempre più alti e gli infortuni sono dietro l’angolo. Il problema di Vinícius è che il suo anno no, forse, è stato sancito dalla mancata consegna del Pallone d’Oro 2024 e dalle pesanti polemiche che ne sono susseguite, con il Real Madrid che in aperto contrasto con gli organizzatori ha deciso di non inviare nessun rappresentante alla cerimonia di France Football, neanche i giocatori che si erano aggiudicati i premi collaterali. Non proprio un gesto di fair play, considerando che la sfera dorata più famosa del calcio Vinicius se la meritava, certo, ma come se la meritava anche chi l’ha vinta, Rodri, protagonista assoluto nella Spagna campione d’Europa. L’arrivo di Mbappé all’inizio della scorsa staigone, poi, ha un po’ stravolto gli equilibri tattici e di spogliatoio del Madrid, togliendo centralità alla figura di Vini.
Ripetiamolo, stiamo pur sempre parlando di un attaccante esterno da 22 gol e 19 in 56 match, però se ci pensate il 7 dei blancos raramente è riuscito a incidere nei big match. Non ha segnato in nessuno dei quattro Clásicos contro il Barcellona, perdendo la sfida a distanza con Lamine Yamal – che di fatto li ha decisi tutti. Ha fatto fatica all’Emirates nell’andata dei quarti di finale di Champions League contro l’Arsenal, quasi annullato dalla prestazione super di Timber. È andata meglio al ritorno al Bernabeu, ma quando ormai i buoi della qualificazione erano già abbondantemente scappati dalla stalla.
Come analizzato da Radio Cadena Ser, un’istituzione sportiva in Spagna, attualmente la situazione di Vinicius al Real Madrid è tutt’altro che idilliaca. Dopo anni in cui è stato il punto di riferimento del club, arrivando a essere decisivo in occasione delle vittorie Champions League nel 2022 e n2l 2024, il brasiliano ha perso progressivamente peso all’interno del gruppo, soprattutto a favore di Kylian Mbappé, che è diventato il nuovo volto-copertina delle Merengues. Non è solo un discorso di valore mediatico, anche in campo ha visto diminuire il suo impatto.
Le cose sono peggiorate, se possibile, con l’arrivo in panchina di Xabi Alonso. Che non ha esitato a lasciare Vini in panchina, mentre fino a poco tempo fa sembrava un intoccabile. Fino a quando c’era Ancelotti, il brasiliano era padrone assoluto della fascia sinistra, senza concorrenza. Ora, invece, sembra soffrire la nuova pressione. Nonostante ciò, il giocatore e il suo entourage sembrano tranquilli per il momento. In Brasile, però, un paio di riflessioni le hanno fatte sul cambiamento, preoccupandosi che tutto ciò possa influenzarlo in vista del prossimo Mondiale in America. La stampa sportiva ha sottolineato come Vinicius e Rodrygo, che fino a poco tempo fa giocavano insieme, ora competano per lo stesso ruolo, a nove mesi dal Mondiale. Come se non bastasse, poi, si sono fatti sempre più insistenti i rumor di gossip sulla sua vita fuori dal campo. Il rapporto con i tifosi si è un po’ raffreddato, a vantaggio ovviamente di chi sembra viaggiare come un treno, Kylian Mbappè che si è preso il posto di Modric nei cuori della gente. «Tra una cerimonia del Pallone d’Oro e l’altra, dal 28 ottobre a oggi, sembra che tutto sia cambiato. In questo periodo, Vinicius ha segnato 16 gol in tutte le competizioni, di cui solo otto in Liga in undici mesi di competizione», si ascoltava oggi sulla radio sportiva più importante di Spagna. La buona notizia è comunque si volta pagina nell’albo d’oro del premio. Vini spera che da domani si apra un cerchio diverso, metaforicamente e non.