Ci sono alchimie calcistiche che nascono dietro le quinte, nel momento più difficile. Sandro Tonali e il Newcastle, per esempio: oggi l’ex rossonero è ormai un pilastro del centrocampo dei Magpies, ma all’inizio della sua avventura inglese aveva dovuto fare i conti con la lunga squalifica che tutti sappiamo. Una situazione che avrebbe potuto instillare nel club sospetti e scetticismo nei suoi confronti – d’altronde le tempistiche facevano pensare male: il classe 2000 lascia il Milan per 64 milioni di euro e poche settimane dopo viene travolto dallo scandalo scommesse. Invece non solo il Newcastle gli ha dato il beneficio del dubbio, la benevolenza di fargli riparare ai propri errori. Ma nel pieno di quei dieci mesi lontano dal campo, racconta oggi Forbes, gli ha offerto perfino un significativo rinnovo contrattuale.
“Tra compagni di squadra e tifosi, Sandro ha sentito l’amore della sua gente”, spiega Eddie Howe, l’allenatore che l’ha sempre tutelato. “Durante il periodo della sua squalifica sono successe molte cose, ci sono state molte discussioni. Ma il giocatore non ha mai smesso di percepire la vicinanza e la connessione con l’ambiente circostante e l’intero mondo Newcastle: era ciò di cui aveva più bisogno. E una volta tornato a giocare è stato fantastico per noi. Sandro è sereno, è felice del suo calcio, è un elemento trainante della nostra squadra”.
Difficile ricevere migliori attestati di sinergia. Tonali aveva firmato il suo lauto contratto fino al 2028, ma la seconda stretta di mano con il Newcastle ne ha prolungato il rapporto per un’altra stagione, con un’ulteriore opzione fino al 2030. Praticamente il fulcro della sua carriera. Per il giocatore è un segnale di stima incondizionata, per il club una garanzia anche economica a fronte degli ultimi avvenimenti di mercato. Perché la cessione monstre di Alexander Isak, l’estate scorsa, ha inevitabilmente ridimensionato il bagaglio tecnico bianconero. Tonali in quel mentre aveva diverse offerte dalle grandi d’Europa, ma ha deciso di restare in Inghilterra anche per riconoscenza verso chi non l’ha abbandonato quando contava di più. E se un domani addio dovesse essere, il Newcastle così sarebbe adeguatamente tutelato. Anche se Sandro e i Magpies non sembrano avere alcuna intenzione di separarsi. Non ora, proprio sul più bello.