Sarà per quella forma che da fuori assomiglia un po’ a un’astronave, ma il Bernabéu sembra davvero lo stadio del 3000. Dopo aver modificato il nome, anche per ragione di marketing, l’impianto del Real Madrid è entrato a pieno nelle sue funzioni, che vanno molto al di là delle partite di Liga o Champions League. Oltre ai concerti, comunque limitati per via dell’inquinamento acustico generato, al Bernabéu si organizzano eventi, mostre e feste aziendali più o meno private. Praticamente, basta pagare e si possono usare le strutture nei modi più creativi. Lo stadio ospita poi il ristorante Puerta 57, il nuovo Arzabal Bernabéu (una catena madrilena), il sushi bar Ko by 99, la Plaza Mahou, una “fabbrica” di birra che produce 30.000 litri l’anno e uno Starbucks con servizio al tavolo e vista sulla porta sud. Si ripaga anche così l’investimento per il restyling attuato nell’era Covid, costato tra gli 800 milioni e il miliardo di euro.
Come riportato da Marca, poi, il Bernabéu sotto Natale cambierà faccia e aprirà le sue porte alle famiglie, perché possano vivere l’emozione del periodo, tra luci, musica e fantasia. Dal 24 al 31 dicembre (si tornerà a giocare il 4 gennaio), lo stadio dei blancos ospiterà un parco tematico che punta a diventare il fulcro di tutte le celebrazioni. Una settimana piena di magia che offrirà uno spazio unico e suggestivo. «La ristrutturazione è ormai completata e sono molto soddisfatto, a parte la questione dei parcheggi, che è un problema urbano. Restano dettagli da sistemare, come il mapping e il tema del rumore, che è in via di soluzione» ha confessato nel programma “Tot es mou” della tv 3Cat. Josep Ribas, l’architetto che ha curato la ristrutturazione.
La principale difficoltà continua a essere la sospensione dei concerti. Finora lo stadio ha potuto ospitare solo Taylor Swift, Manuel Carrasco e Duki. Il Real Madrid avrebbe già trovato una soluzione per poter ricominciare entro due mesi. «Io non posso spiegarlo nei dettagli perché non dipende da noi, ma se ne sta occupando la migliore azienda di acustica del mondo», ha spiegato Ribas. Altra attrattiva che il Real spera di inaugurare in queste festività è il video mapping, un sistema che utilizza proiettori esterni per mostrare immagini e animazioni sulla facciata dello stadio. Come accade in altri grandi impianti europei, il club vuole illuminare l’esterno con immagini della squadra e dei suoi momenti iconici, soprattutto in occasione di ricorrenze particolari.
Negli ultimi giorni sono stati effettuati vari test notturni per verificare il funzionamento, proiettando immagini di ogni tipo: la bandiera che sventola con lo stemma del club, le celebrazioni storiche, i gol memorabili, giocatori attuali e trofei. I risultati, a quanto pare, sono stati eccellenti: i video si sono visti nitidamente e senza errori, dissipando i dubbi di chi criticava la mancanza di progressi in questa parte del progetto. Se tutto andrà come previsto, l’inaugurazione ufficiale avverrà a Natale. Per tutti queste iniziative, la creazione di una nuova sala di controllo eventi è stata un elemento chiave. Bisognava riorganizzare e ampliare gli spazi destinati all’Unità di Controllo Operativo e al Centro di Intervento, che rappresentano il cervello tecnologico del nuovo stadio, con l’obiettivo di supportare campagne pubblicitarie di alto livello. Altro segnale che il Bernabéu sta facendo un passo enorme verso il futuro.
 
   
   
   
  