Il Liverpool ha speso quasi 500 milioni di euro nell’ultimo mercato, eppure Slot dice di avere «una rosa corta»

Il manager dei Reds ritiene che Manchester City e Chelsea abbiano un organico più profondo rispetto al suo.
di Redazione Undici 31 Ottobre 2025 alle 14:10

Se le difficoltà del Liverpool fossero arrivate la scorsa stagione, sarebbe stato tutto comprensibile. E invece sei sconfitte in sette partite, tra Premier, Champions e Carabao Cup sono arrivate pochi mesi dopo la vittoria della Premier League al primo anno dell’era post-Jurgen Klopp. E dopo un mercato faraonico, da 480 milioni complessivi. Certo, lo 0-3 subito dal Crystal Palace in Coppa di Lega ha diverse motivazioni, che però stridono almeno in parte con l’estate vissuta dai Reds. Ci sono i tanti infortuni occorsi a giocatori chiave, il lento ambientamento di stelle come Wirtz e Isak e l’inserimento obbligato – e quindi non graduale – di giocatori delle giovanili, che ovviamente mancano di esperienza e personalità. Non tutti, infatti, possono essere come Rio Ngumoha, che anche in una partita difficile come quella di Anfield contro il Crystal Palace è riuscito comunque a lasciare il segno.

E così Arne Slot si è sentito in diritto/dovere di scagliare la bomba: parlando ai giornalisti dopo la sconfitta contro il Palace, il manager del Liverpool ha detto che «al momento abbiamo 15-16 giocatori disponibili. La nostra squadra non è così profonda come si pensa, siamo stati costretti a convocare e far giocare troppi ragazzi della primavera». Da qui, inevitabilmente, nasce la domanda: è possibile che un club che ha speso 480 milioni sul mercato abbia un simile problema a fine ottobre? È chiaro che gli infortuni non siano prevedibili, e che la vendita di giocatori importanti come Trent Alexander-Arnold, Luís Díaz e Darwin Núñez, oltre alla tragica perdita di Diogo Jota, abbiano tolto esperienza e personalità ad una squadra che ha acquistato solo giocatori la cui età è compresa tra i 19 e i 26 anni. Ma una simile sequenza di risultati negativi è davvero troppo inattesa.

C’è un altro aspetto di cui tener conto: come rilevato da The Athletic, fino a questo momento i Reds hanno utilizzato 32 giocatori diversi, uno in più di tutta la scorsa stagione, quattro in più del Sunderland, secondi in questa speciale classica, sette in più dell’Arsenal, attuale capolista in Premier. Un numero significativamente alto, anche se poi una buona parte di questi atleti – ovvero 12 – risultano essere dei giovani che hanno spazio per necessità. Slot non si è fermato nell’analisi: «Ho visto l’undici del Manchester City, non c’era un giocatore tra i titolari del week end, ma è sembrato che abbiano comunque giocato coi loro undici titolari». Il tecnico dei Reds ha fatto lo stesso discorso anche parlando del Chelsea: «éer dare l’idea chiara di quanto la nostra squadra non sia profonda, parliamo di quando abbiamo giocato con il Chelsea. A loro mancavano otto giocatori, ma hanno comunque potuto tenere in panchina Estevão e inserirlo a gara in corso. Noi al momento abbiamo quattro giocatori infortunati, e abbiamo comunque dovuto far giocare ragazzi sotto i 19 anni».

In questo momento, il Liverpool è settimo in classifica con 15 punti conquistati in nove partite. E, nelle prossime tre gare tra campionato e Champions League, affronterà l’Aston Villa e il Real Madrid ad Anfield, e poi il Manchester City all’Ethiad. Una settimana decisiva che Slot ha scelto di preparare sacrificando la Carabao Cup per avere più tempo sul campo di allenamento con i titolari, che mercoledì sono stati lasciati a riposo. La bontà della scelta – scrive il The Athletic – si vedrà sabato sera verso le 22.00, quando la partita con l’Aston Villa sarà terminata e i Reds, in un modo o nell’altro, dovranno aver strappato i tre punti per avvalorare la scelta dell’allenatore. E, soprattutto, per ripartire in vista delle due partite più importanti di questo inizio di stagione.

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