Sembra già una delle collaborazioni più suggestive dell’anno. Cos’hanno in comune il primo cartone animato realizzato completamente a computer, che ha segnato un’epoca per milioni di bambini e appassionati e una delle scuderie di Formula Uno più storiche di sempre? Apparentemente niente, se non forse una serie di valori nascosti. Virtù che nel film emergono pian piano, come il lavoro di squadra, l’importanza della tradizione, ma anche lo slancio verso il futuro. Anzi, come direbbe uno dei due protagonisti, «verso l’infinito e oltre». Queste parole vi suoneranno da spoiler, perché capirete che stiamo parlando di Toy Story. Woody, Buzz Lightyear e il capolavoro della Pixar saranno al centro di una partnership con l’Aston Martin, una delle più importanti case automobilistiche mondiali nonché scuderia in Formula Uno e “casa” di un due volte campione del mondo come Fernando Alonso.
«La storia di squadra di Toy Story è senza tempo», ha spiegato a The Athletic Rob Bloom, direttore marketing del team. «Il franchise ha continuato a reinventarsi, introducendo nuove trame e personaggi. È ciò che Aston Martin fa da cento anni. È questo che rende Toy Story un classico e Aston Martin un marchio classico». La scelta del 2025 non è casuale, dato che quest’anno ricorre il trentennale dell’uscita del film. «C’è una splendida affinità nelle storie, ma ciò che conta è che il messaggio risuoni con il pubblico. Noi siamo molto concentrati sui fan e sulle nuove opportunità di coinvolgerli», ha aggiunto Bloom.
La fan base della Formula 1 sta diventando più giovane e diversificata: secondo i dati raccolti da Liberty Media, la società che controlla la comunicazione dell’intero circus, il 43% degli appassionati ha meno di 35 anni. Un dato in aumento del 13% rispetto al 30% del 2018. Il tutto in un momento in cui lo sport gode di grande popolarità, grazie a fenomeni come la serie Netflix Drive to Survive e il film sulla Formula 1 interpretato da Brad Pitt. Uno dei grandi interrogativi per i team è adattarsi al pubblico in evoluzione. Parte della risposta sta proprio nel raccontare storie attraverso le collaborazioni con gli sponsor. La maggior parte dei millennial, oggi tra i venti e i quarant’anni, erano bambini quando il primo Toy Story è uscito nel 1995 e sono cresciuti insieme al cartone. Il 30° anniversario del film originale, insieme all’uscita prevista di Toy Story 5, il 19 giugno 2026, ha offerto ad Aston Martin l’occasione perfetta per una collaborazione. Una serie che comprende caschi in edizione limitata ispirati a Buzz Lightyear, felpe e altri capi esclusivi.
L’obiettivo di Aston Martin è rendere il suo prestigioso brand, con 112 anni di storia, più accessibile e inclusivo. La scuderia vuole dimostrare di saper cogliere i trend del momento. Ha lavorato con TikTok e i Rolling Stones e prima del Gran Premio di Gran Bretagna di luglio ha lanciato uno smalto per unghie abbinato ai colori della monoposto AMR25. Inoltre, ha aperto un chiosco di matcha nel Covent Garden di Londra. Nel giro di poche settimane, Aston Martin è passata da un evento “tech-heavy” ad Austin, con una livrea piena di formule matematiche e una gara per studenti di scienze, tecnologia, ingegneria e matematica all’annuncio della collaborazione con Toy Story. L’idea è raggiungere pubblici diversi, facendo capire ai fan che tutti sono i benvenuti, indipendentemente da come si sono avvicinati o si rapportano al mondo della F1.
«C’è un’enorme energia intorno a questo sport. Da tempo parliamo dell’impatto delle piattaforme di streaming ma c’è qualcosa di più», ha ricordato Bloom. «Basti pensare all’effetto dell’aumento delle gare negli USA, alla presenza della Formula 1 sul grande schermo con il successo del film dedicato, all’espansione verso la moda, la cultura, lo stile di vita e le collaborazioni. Tutti questi elementi si stanno combinando per creare un’ondata di nuovi fan, e per ampliare il pubblico oltre quello tradizionale dei motori, raggiungendo una platea più giovane, più varia e sempre più femminile». Diversificare per stare al passo con i tempi.