Neanche il tempo di lanciare l’operazione più impattante della comunicazione sportiva recente che è già tempo di polemiche. Una delle notizie degli ultimi giorni, infatti, è stata l’apertura del canale YouTube di Erling Haaland. Uno degli attaccanti più forti e famosi del mondo, quinto nella classifica del Pallone d’Oro del 2024, ora in vetta alla classifica marcatori della Premier League, con undici gol in dieci partite con il Manchester City che si apre un canale dove racconta tutto quello che fa nei momenti liberi, come se fosse un aspirante influencer qualsiasi. Eppure già il primo video gli è costato molto caro. Come svelato dalla BBC, infatti, il primo contenuto pubblicato dal norvegese ha superato i cinque milioni di visualizzazioni e ha suscitato un acceso dibattito sul suo consumo di latte crudo. Nell’episodio intitolato “Day in the life of a pro footballer” (“Un giorno nella vita di un calciatore professionista”), Haaland, a 25 anni, parla della sua routine quotidiana e della sua passione per cucinare e mangiare bistecche tomahawk, un taglio della parte anteriore della lombata di manzo. Accompagnata, però, dal latte crudo non pastorizzato, che non può essere acquistato nei negozi o supermercati, visto che la sua vendita è legale in Gran Bretagna, ma che però viene sconsigliato dalle autorità sanitarie. Ed è per questo che sono divampate le polemiche..
L’Agenzia per gli standard alimentari britannica (FSA), dopo il video pubblicato da Haaland, ha infatti (ri)avvertito che il latte crudo «può contenere batteri dannosi in grado di causare intossicazioni alimentari», e per questo non dovrebbe essere consumato da persone con un sistema immunitario debole, tra cui gli over 65, le donne in gravidanza, i bambini piccoli e chi ha difese compromesse. Ma perché Haaland lo beve? Semplice: perché l’ha sempre fatto. Il 9 del City, infatti, arriva da uno dei contesti più rurali della Norvegia, Bryne, dove la gente va allo stadio con i trattori, giusto per capire l’ambiente.
Nel video su YouTube, Haaland viene ripreso mentre visita una fattoria nel Cheshire per raccogliere la sua fornitura di latte crudo. Lo definisce un “superfood” che, secondo lui, fa «bene allo stomaco, alla pelle, alle ossa e ai muscoli». Ne beve un bicchiere ogni mattina e un altro dopo l’allenamento: un rituale che fa parte della sua vita da quando riesce a ricordare. In poche parole, Haaland è convinto che lo renda più sano. Più che una scelta alimentare sportiva, è uno stile di vita personale. La maggior parte del latte consumato nel Regno Unito è pastorizzato, cioè sottoposto a un trattamento termico per eliminare i batteri nocivi. Il latte crudo, invece, non viene trattato, passando direttamente dall’animale alla bottiglia.
La vendita di latte crudo di mucca è legale in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, ma può essere venduto al dettaglio solo da fattorie registrate, in mercati contadini autorizzati o tramite distributori con veicoli appositi. Esattamente da dove l’ha preso Haaland. Se non trattato, il latte deve provenire da animali esenti da malattie come la tubercolosi, da fattorie che rispettano le norme igieniche e vengono ispezionate due volte l’anno. Inoltre, deve riportare un’etichetta di avvertenza sanitaria. Fonti della FSA affermano che l’agenzia rivede regolarmente i controlli sul latte crudo, cercando di bilanciare la libertà di scelta dei consumatori con la tutela della salute pubblica.
La fattoria dove Haaland è stato filmato ha scritto su Facebook che, dopo la pubblicazione del video, la domanda del loro latte è esplosa, il personale è stato “travolto” e spera di «comprare presto una nuova mucca da latte» per soddisfare gli ordini. L’ex nutrizionista dell’accademia del Manchester City, Dan Richardson, ha detto alla BBC Sport che cerca sempre «l’approccio più sicuro possibile, senza compromettere la sicurezza alimentare». E perciò ha aggiunto: «Sono sicuro che Haaland utilizzi prodotti di altissima qualità: un nutrizionista non gli permetterebbe mai di acquistare latte crudo con un alto rischio di contaminazione. Il problema nasce quando le persone cercano di imitare queste abitudini, comprando la versione più economica e accessibile, che può invece trasmettere malattie alimentari». Per Haaland, bere latte crudo fa parte di una routine non convenzionale fuori dal campo, che comprende anche una terapia con luce rossa e il caffè con lo sciroppo d’acero. Saranno anche abitudini particolari, ma se gli permettono di fare quelle cose in campo, al Manchester City va benissimo così.