Sport e lavoro: un nuovo modello di engagement aziendale secondo EY

Due iniziative, un unico obiettivo: valorizzare l’attività sportiva per promuovere benessere psicofisico e coesione. Anche al di là dei confini dell’ufficio.
di Jacopo Morelli 06 Novembre 2025 alle 18:44

Immaginate per un giorno di uscire dal vostro ufficio, scambiare la camicia con una T-shirt in tessuto tecnico e ritrovarvi a vivere un torneo in compagnia dei vostri colleghi. Meeting e progetti lasciano spazio a gesti atletici e spirito di squadra e sembra esistere solo lo sport e la sua energia, quella che fa sentire vivi. La stessa che abbiamo respirato sabato 4 ottobre, nella giornata passata insieme a EY, quando l’azienda è riuscita a riunire oltre 550 colleghi in tre diverse città d’Italia – Milano, Roma e Bari – per tornei di beach volley, calcetto e padel. Nei centri sportivi è stato tutto disposto al dettaglio per ospitare la prima edizione dell’Out Of Office Cup powered by EY. Non una semplice competizione ma un modo concreto per stare bene insieme, una parentesi ricreativa in cui conoscere sotto un’altra luce i propri vicini di scrivania. I colleghi si trasformano infatti in compagni di squadra: fiscalisti che salvano rigori decisivi, revisori che schiacciano volando sopra la rete e consulenti che chiudono il punto con un colpo di doppio muro.

Il senso dell’iniziativa è chiaro: stare bene, attraverso lo sport, per lavorare meglio e per promuovere una cultura del benessere, fisico e psichico. L’attività sportiva è lo strumento attraverso cui costruire dei legami, scoprire talenti, mettere alla prova lo spirito di squadra e la capacità di operare in team in maniera efficace. «Lo sport è energia, equilibrio e connessione», racconta a questo proposito Francesca Giraudo, Talent Leader di EY Italia. «In EY vogliamo che le persone possano portare questa stessa energia anche nel lavoro: sentirsi bene, sentirsi parte, sentirsi liberi di esprimere il proprio potenziale. Lo sport ci insegna che ogni traguardo si raggiunge con costanza, fiducia e spirito di squadra. Ed è proprio questo lo spirito che vogliamo coltivare ogni giorno».

Un’attitudine – quella dell’azienda nei confronti dello sport – promossa anche attraverso la partecipazione all’Azzurri Partner Cup, il torneo di calcio a 7 riservato alle squadre dei partner delle Nazionali Italiane di calcio, un appuntamento ormai ricorrente nei campi del Centro Tecnico Federale. La formazione di EY – selezionata tra professionisti e professioniste di tutta Italia nei mesi precedenti la manifestazione – ha raccolto negli anni tre primi posti – nelle edizioni 2022, 2023 e 2024 – classificandosi come seconda lo scorso settembre. A dimostrazione del fatto che performance e connessioni portano risultati. In campo e in ufficio, come sottolinea Giuseppe Perrone, Partner di EY Italia. «Coverciano è molto più di un torneo: per EY rappresenta una tradizione vincente, abbiamo portato a casa il trofeo per tre edizioni consecutive! Ma al di là del risultato, ciò che conta è lo spirito con cui si scende in campo: rispetto, coesione e voglia di condividere un’esperienza che rafforza i legami tra colleghi».

 

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Un impegno ribadito anche dalla scelta comunicativa adottata in entrambe le occasioni: EY ha infatti affidato il racconto dell’Azzurri Partner Cup e dell’Out Of Office Cup a delle content creator, volti di una nuova narrazione sportiva che prende vita sui social media. A seguire le sfide a Coverciano e la tappa milanese del torneo multisport è stata Agnese Nespoli; Lisa Offside è stata coinvolta per l’appuntamento romano e Flavia Cassa per quello barese. Con contenuti pre, live e post evento, le tre hanno realizzato contenuti innovativi, grazie a un linguaggio fresco, immediato e vicino alle nuove generazioni, soprattutto alla Z.

«Nella creazione di questi contenuti mi sono lasciata guidare dalla relazione con la squadra scesa in campo a Coverciano e dai risultati del torneo, adottando un approccio libero, personale e che tenesse in considerazione le dinamiche di gara e quelle di interazione con la fotocamera», ribadisce Agnese. «Con lo scopo di raccontare l’emozione, la partecipazione e l’unità percepite durante la competizione. Ho cercato infatti di mostrare la parte migliore del torneo, esaltando il collettivo».

 

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Condivisione, possibilità di vivere esperienze differenti grazie alla propria professione, sentirsi parte di un gruppo in cui far crescere il proprio potenziale: questi gli ingredienti essenziali, secondo Lisa. «Autenticità e spirito narrativo sono stati i punti fondamentali del mio storytelling per l’Out Of Office Cup, per valorizzare lo spirito dell’intero evento e il coinvolgimento delle persone. Ho puntato a sottolineare non solo la componente sportiva, ma anche e soprattutto il senso di squadra, l’energia positiva e i valori condivisi che l’iniziativa ha saputo trasmettere».

L’Azzurri Partner Cup e l’Out Of Office Cup hanno unito attività fisica e socializzazione, prestazioni sportive e professionalità, creando una competizione sana dove un collega aiuta l’altro per raggiungere lo stesso traguardo, per ripartire dopo un punto subito. Che sia il beach volley, il calcetto, il padel o una riunione, il concetto di squadra non cambia. Anzi, viene messo in evidenza nella sua natura più profonda.

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