Il Midtjylland è in testa all’Europa League anche perché da anni forma i migliori tecnici dei calci piazzati al mondo

Il club danese, con oltre un decennio di anticipo sul resto d'Europa, ha iniziato a lavorare in modo scientifico su questo aspetto del gioco. E ora si gode il suo vantaggio competitivo.
di Redazione Undici 27 Novembre 2025 alle 18:35

In quest’inizio di stagione, ormai è evidente, angoli e punizioni sono tra gli argomenti più centrali, quando si parla di calcio. Dalle rimesse laterali lunghe agli schemi creativi, soprattutto quelli dell’Arsenal, le azioni da fermo sono diventati un’arma strategica quasi indifendibile, sempre più utilizzata e raffinata. Una fonte inesauribile di creatività e di pericolo. Ma se tutti, adesso, inseguono questa tendenza, c’è un club che l’aveva anticipata un decennio fa, con grande lungimiranza: si tratta del Midtjylland, che rappresenta una piccola città danese di 50mila abitanti, che sfida la Roma in Europa League e che da anni è una società all’avanguardia in molti aspetti, primo tra tutti l’utilizzo di dati avanzati nello scouting dei giocatori. E poi, ripetiamo, lo sviluppo e lo sfruttamento delle palle inattive. Tutto è cambiato nel 2014, quando la nuova proprietà, proprio grazie ai numeri e agli algoritmi, ha identificato nei calci piazzati il vantaggio su cui costruire il suo nuovo successo. Così, hanno formato una vera e propria scuola d’eccellenza non solo per chi batte e deve trasformare i calci piazzati, ma anche per chi li studia, per chi li insegna e li fa studiare ai giocatori. Non a caso, gran parte degli esperti e dei tecnici specializzati nel gioco da fermo che oggi lavorano nei migliori club europei è passata proprio dai campi di Herning, nel cuore della Danimarca.

L’influenza del Midtjylland arriva ovunque: per esempio, è passato dalla Danimarca Nico Jover, il preparatore dei calci da fermo dell’Arsenal, oggi la squadra migliore al mondo in questo fondamentale – con 17 gol da piazzati segnati in stagione, di cui dieci da corner. E con lui, l’elenco si allunga: da MacPhee dell’Aston Villa a Martin Mark del Newcastle, passando per Mads Buttgereit (nello staff della Nazionale tedesca di Nagelsmann) e Carles Safont del Manchester City. È chiaro: il Midtjylland ha elevato i calci piazzati a una vera e propria arte, facendoli entrare a far parte dell’identità del club. Chiunque transiti da lì ne assorbe il DNA, ne viene irrimediabilmente influenzato. E l’immagine di questa passione – o forse, vera e propria ossessione – si ritrova in un dettaglio svelato dalla BBC: nella “sala relax” del centro sportivo, sopra la macchinetta del caffè, non ci sono le solite citazioni motivazionali, ma una tabella che mostra la differenza tra gol fatti e quelli subiti sui calci piazzati dalla squadra in stagione.

Dal 2014, c’è un elemento fisso che lega tutti i loro quattro titoli nazionali, l’ultimo nel 2023/2024: ogni volta, il Midtjylland ha chiuso la stagione con un margine di almeno dieci gol fatti su calci piazzati in più rispetto a quelli subiti. Ma dietro questo successo, si nasconde un segreto: segnare da uno sviluppo da fermo non è una questione di centimetri – come ha detto Jacob Larsen, il direttore sportivo del Midtjylland. Ma piuttosto dipende dalla capacità di apprendere, di capire le situazioni e leggere i momenti. È questo quello che provano a insegnare ai propri ragazzi, fin dalle giovanili. «Il primo vantaggio è farli pensare da soli, che trovino le proprie idee e le proprie soluzioni», ha continuato Larsen. Non è l’esecuzione meccanica a fare la differenza, ma l’intelligenza in campo, la bravura nell’adattarsi. Per loro, un calciatore che pensa è la vera arma segreta per qualsiasi schema.

Così, mentre il resto d’Europa scopre il valore degli specialisti cresciuti dal Midtjylland, il club danese può godersi il vantaggio competitivo che ha saputo costruirsi negli ultimi dieci anni. I frutti di un’idea geniale diventata ossessione ora sono sotto gli occhi di tutti e si misurano in vittorie. Infatti, in Europa League è a punteggio pieno, in testa al girone con un percorso netto: quattro successi su quattro, 12 punti. La squadra danese ha battuto anche il Nottingham Forest – un club decisamente più ricco e prestigioso – segnando, ovviamente, un gol da calcio d’angolo. Adesso sono pronti a sfidare la Roma, che sa perfettamente in quali situazioni deve rimanere estremamente attenta.

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