Mancano poco più di due mesi all’inizio di Milano Cortina 2026, la stagione degli sport invernali è ben avviata e l’Italia ha già cominciato a macinare risultati nel cammino verso le Olimpiadi di casa. Il primo weekend di dicembre, in questo senso, ha portato soddisfazioni in numerose discipline, oltre che ottime indicazioni in vista dei prossimi appuntamenti, tra sorprese e conferme. A metà tra queste due ci sono i risultati del biathlon nel primo fine settimana dedicato alla Coppa del Mondo, di scena a Ostersund. Dalle nevi svedesi sono infatti arrivati due secondi posti, rispettivamente nella staffetta femminile e in quella mista. Un format dove l’Italia ha spesso fatto bene nelle prove a cinque cerchi. Dorothea Wierer e Lukas Hofer c’erano già nel 2014 a Sochi, quando è arrivato il bronzo proprio nella staffetta mista, replicato quattro anni dopo a Pyeongchang. Hofer e Wierer, insieme a Lisa Vittozzi e Tommaso Giacomel, sono stati i protagonisti della prova domenicale vinta da una Francia che si preannuncia la formazione da battere anche in vista di MiCo. Anche nella gara a squadre femminile l’Italia è stata preceduta dalle francesi, quando la vittoria è mancata solo per un poligono non perfetto di Wierer. I risultati raccolti nei primi due giorni di gare, però, sono già superiori alle aspettative delle protagoniste. «Sono molto contenta, non pensavo di andare così bene subito», ha detto Dorothea Wierer in un articolo riportato dalla FISI nella giornata di sabato. Le ha fatto eco Vittozzi, tornata a gareggiare dopo una stagione di stop per problemi alla schiena: «Non mi aspettavo di essere così veloce. Io cerco sempre di dare il massimo, mi sentivo molto bene sul tracciato».
Se per il biathlon si tratta soltanto del primo appuntamento nel circuito d’élite, per lo short track la tappa di Dordrecht (Olanda) ha rappresentato i titoli di coda sull’ISU World Tour, l’equivalente della Coppa del Mondo per il pattinaggio di velocità su pista corta. I segnali per l’Italia, anche dal ghiaccio, sono ottimi, perché dalla prima all’ultima tappa sono ben undici i podi conquistati dagli azzurri. In particolare, a uscire da questo periodo con il sorriso e tanto ottimismo è Pietro Sighel, autore dell’unico successo italiano, firmato nella tappa inaugurale di Montreal sui 1.000 metri. Anche nei Paesi Bassi, il classe ’99 ha raggiunto la top 3, classificandosi terzo e aggiudicandosi la coppa di specialità. Sighel lascia le gare autunnali con la consapevolezza che ai Giochi, sul ghiaccio di Milano, una medaglia in una delle prove individuali è sicuramente alla portata. Ma non c’è solo lui, perché l’Italia ha mostrato di poter competere per le posizioni di vertice anche nelle staffette, mentre c’è attesa per ritrovare Arianna Fontana nelle migliori condizioni dopo un periodo sfortunato.
Italia protagonista anche nel bob a quattro, che dopo il test event di Cortina ha fatto tappa sulla pista austriaca di Innsbruck. La squadra composta da Patrick Baumgartner, Eric Fantazzini, Robert Mircea e Lorenzo Bilotti è salita su un podio che mancava dal 19 novembre 2023, quando con il secondo posto ottenuto a Yanqing, in Cina, era stato interrotto un digiuno ben più lungo, che durava addirittura da 17 anni. Protagonista di giornata è stato l’altoatesino Baumgartner, resosi autore di una guida di spessor,e pur con qualche imprecisione, ma di un livello tale da riportare la squadra azzurra in top 3.
Altre buone indicazioni sono arrivate dallo sci alpino, dove Alex Vinatzer ha confermato ancora una volta i progressi nello slalom gigante con il quinto posto di Copper Mountain (Stati Uniti), mentre Samuel Costa può guardare con un po’ di rimpianto alla combinata nordica: l’annullamento della prova di salto è stato decretato mentre l’italiano occupava la quarta posizione parziale della mass start grazie a una splendida gara di fondo.