L’ombelico del mondo, sportivo e non solo, sta per spostarsi verso Milano e Cortina, le due sedi principali della XXV edizione delle Olimpiadi Invernali. Se gli appassionati di sci, curling, biathlon e delle altre 13 discipline in scena tra il 6 e il 22 febbraio seguono con fermento il conto alla rovescia, c’è un filo parallelo che unisce le sedi della manifestazione ed è destinato a premiare l’Italia. Il numero magico è 5,3, ovvero i miliardi di euro generati dall’impatto economico che si rifletterà su Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. A rivelare la stima è il report “L’Italia unisce il Mondo. Milano Cortina 2026: costruire ponti attraverso lo sport”, curato da Banca Ifis, che conferma come l’evento sportivo rappresenti un’opportunità di crescita per il territorio con effetti significativi sul medio e lungo periodo.
La ribalta garantita da uno degli avvenimenti sportivi più seguiti in assoluto, dopo le Olimpiadi estive e i Mondiali di calcio, trova la sua essenza nelle cifre. Poco meno di tremila atleti provenienti da 90 paesi al via (con il debutto di Emirati Arabi Uniti e Guinea-Bissau), che attireranno più di 2,5 milioni di visitatori, per un’audience su scala globale stimata in oltre tre miliardi di persone. Con l’aggiunta di altri 400mila spettatori attesi per le Paralimpiadi, in programma dal 6 al 15 marzo. Numeri che faranno da volano per il rilancio del Nord Italia, una macroarea destinata a mutare volto grazie all’accelerazione dei lavori imposta dall’arrivo dell’evento olimpico.
Ecco, allora, che il valore generato dalla manifestazione si dilata andando oltre l’impennata legata al turismo, grazie ad investimenti infrastrutturali per circa tre miliardi di euro. Una valanga di denaro preziosa per accrescere l’interesse verso i luoghi a cinque cerchi, tramite uno sviluppo che prevede la realizzazione di oltre 90 opere distribuite tra impiantistica sportiva, nuove linee ferroviarie, opere per potenziare la viabilità e interventi di riqualificazione urbana, con particolare attenzione verso soluzioni di mobilità e accessibilità.
L’altra voce che esalta il giro d’affari legato all’organizzazione delle Olimpiadi invernali è il flusso turistico, da valutare in due fasi. All’iniziale onda immediata, caratterizzata da tifosi e appassionati che soggiorneranno tra Milano, Cortina, Livigno, Bormio, Anterselva e la Val di Fiemme (più Verona, che ospiterà la cerimonia di chiusura della manifestazione), vanno sommati gli introiti garantiti dall’aumento dei turisti che si registrerà nei 12-18 mesi successivi all’evento. Due finestre temporali diverse che, stando alle stime, genereranno una spesa turistica complessiva superiore ai 2,3 miliardi di euro, equamente distribuite tra i fan della prima ora e chi invece vorrà godersi le bellezze italiche nei mesi successivi.
In attesa di ciò che verrà, si può sostenere già adesso che il percorso di avvicinamento ai Giochi sta procedendo spedito, tanto che su 1,2 milioni di biglietti disponibili, poco meno di un milione è stato già venduto. Questi numeri dicono che si tratta di un’edizione attesa, specie in Stati Uniti e Germania, paesi che si sono accaparrati il 40% dei ticket già staccati. Seppur non debba meravigliare, il +160% di turisti internazionali nelle tre regioni olimpiche previsti tra il primo e il 21 febbraio 2026 rispetto all’anno precedente (l’analisi è di Visa Consulting & Analytics), è un’altra testimonianza di come le Olimpiadi siano un volano economico e, al contempo, un efficace strumento di promozione territoriale.
A beneficiare degli effetti, primi fra tutti, sono stati gli host coinvolti negli affitti brevi, che stanno registrando grosse impennate alla voce ricavi. Secondo la rilevazione della società di analisi AirDNA, che monitora Airbnb, Vrbo/Expedia, a Milano il fatturato complessivo nel periodo di gare (6-22 febbraio) produrrà un incremento del 589% in confronto alle entrate maturate nello stesso periodo del 2025 (da 1,77 a 12,9 milioni di euro). Ma l’effetto Giochi olimpici si estenderà oltre la metropoli, con intorti in forte aumento in tutte le sedi dell’evento: +182% a Bormio, +187% ad Anterselva, +189% a Cortina d’Ampezzo e +211% a Verona.