C’è un video che circola sui social, dove si vedono quattro ragazzi robusti in tuta azzurra esultare con una gioia incontenibile. Urla, abbracci, i loro caschi sollevati in aria per la gioia. I protagonisti del filmato sono Patrick Baumgartner, Eric Fantazzini, Robert Mircea e Lorenzo Bilotti. Si trovano a Igls, vicino a Innsbruck (Austria), e hanno appena conquistato il terzo posto nel bob a quattro nella seconda tappa di Coppa del Mondo. Per dare un’idea della grandezza e dell’importanza di questo risultato, l’ultimo piazzamento in top 3 per l’Italia risaliva al 19 novembre del 2023. Anche in quel caso, il protagonista era stato il Bob Team Baumgartner, classificatosi secondo nella tappa del massimo circuito a Yanqing (Cina). Prima di quel giorno, il digiuno azzurro di podi resisteva da 17 anni.
Si parla di Team Baumgartner perché, nel bob a 4, il ruolo più importante è quello del pilota – Baumgartner, appunto. Il pilota è il primo a salire sul mezzo al termine di una fase di spinta, a cui partecipano tutti i membri dell’equipaggio, necessaria per prendere velocità in partenza. Dopo essere montato di lato, si posiziona in testa al bob a pancia in su e con le gambe distese, mentre con le mani afferra due maniglie collegate ad altrettante pattine, necessarie per manovrare il veicolo durante la corsa ad altissime velocità. Nel bob, infatti, si arriva a superare anche i 130 chilometri orari. Ai lati salgono le due persone che si dispongono nel mezzo, chiamate appunto laterali e importanti nella fase di spinta e per bilanciare il peso durante la prova. Nel caso del Team Baumgartner, si tratta di Fantazzini e Mircea. Dal retro monta invece il frenatore, ruolo ricoperto da Bilotti, che dopo il traguardo deve tirare i freni per far rallentare la vettura, che giunge all’arrivo ad altissime velocità.
Quella di Baumgartner è una carriera iniziata con i migliori presupposti. Nel 2012, all’età di 18 anni, si è laureato campione olimpico nel bob a 2 ai Giochi Giovanili di Innsbruck in coppia con Alessandro Grande. Un oro, quello arrivato in Austria, che pesa ancora di più se si pensa che Patrick aveva iniziato a gareggiare sul bob soltanto tre anni prima. Sempre a Innsbruck, dove pochi giorni fa il quartetto azzurro è tornato sul podio, nel 2019 Baumgartner è stato di nuovo protagonista, ma nel bob a 4, con l’oro agli Europei Juniores con Mattia Variola, Lorenzo Bilotti e Alex Verginer. Tutti i grandi risultati della disciplina al maschile negli ultimi anni lo vedono presente, e lui è il primo a sapere quanto anche un terzo posto, in mezzo a una marea di equipaggi tedeschi sempre favoriti, sia significativo in un inverno che culminerà con le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. «Questo risultato significa che il lavoro che stiamo facendo porta i giusti frutti e porta una forte motivazione per proseguire», ha detto Baumgartner ai microfoni della FISI. «Oggi abbiamo scelto il materiale giusto e anche i pattini erano molto buoni, e nonostante qualche errorino in pista eravamo molto veloci. La mia guida complessiva è stata buona, ma so che posso fare ancora meglio. A metà pista ho fatto un più fatica, ma complessivamente sono contento”.
In Coppa del Mondo, il risultato finale è stabilito dopo due manche, mentre ai Giochi si gareggerà su quattro diverse sessioni. In vista dell’appuntamento a cinque cerchi, Baumgartner ha spiegato dunque che servirà «trovare più continuità in discesa, alle Olimpiadi dove si gareggerà su quattro manche e la continuità conterà molto. Nel due siamo lì vicini come pista, fatichiamo un po’ di più in spinta. Sulle piste tecniche possiamo dire la nostra».
La stagione del bob italiano ha preso quindi una piega positiva fin dalla seconda tappa, dopo un avvio senza botti sul budello di Cortina, nel weekend che fungeva da test event in vista delle Olimpiadi. Le prove di bob, slittino e skeleton si svolgeranno infatti sulla pista Eugenio Monti, rimessa completamente a nuovo in vista del grande appuntamento, e testata proprio dai protagonisti in avvio di stagione nella primissima tappa di Coppa del Mondo. Le possibilità di strappare una storica medaglia sul budello della località veneta, dopo quanto successo in Austria, iniziano a crescere.