Quello di Giada D’Antonio è un nome che si sente circolare già da un po’ di tempo. In un’Italia partita fortissimo nella stagione delle discipline invernali, con i Giochi di Milano Cortina 2026 alle porte, l’entusiasmo cresce anche verso giovani talenti la cui carriera vera e propria deve ancora sbocciare. È il caso della napoletana classe 2009, sulla quale si sono accesi i riflettori dopo i primi successi tra le “adulte”. Prima dei risultati, però, c’è la costruzione di un’atleta che si distingue per molti aspetti. Primo tra questi: la provenienza. D’Antonio è napoletana doc, nata da padre partenopeo e madre colombiana a San Sebastiano al Vesuvio. Zone dove è più raro veder sbocciare un talento negli sport invernali, che però sono il pane della sua famiglia. I primi passi sugli sci li ha infatti mossi grazie a papà Fabio, che fin da piccolina l’ha sempre portata a Roccaraso, nota località sciistica abruzzese che attira appassionati da tutto il Centro-Sud Italia. La vera e propria attività sportiva ha invece preso il via con lo Sci Club Vesuvio, del quale lo zio è presidente. A differenza di diversi colleghi, che ultimamente hanno optato per il cambio di bandiera (il primo esempio è Lucas Pinheiro Braathen, norvegese di origini brasiliane che gareggia con la tuta verdeoro), D’Antonio è convinta di voler inseguire il suo sogno come atleta italiana. «Dà più soddisfazione arrivare in Coppa del mondo da italiana, poi sono super gasata quando mi arrivano le tute tutte azzurre: azzurro Napoli», ha detto in una recente intervista a Repubblica, prima di raccontare della fede calcistica in famiglia: «Quando gioca il Napoli papà non si può muovere dal divano, il suo umore dipende dal risultato».
Tornando alla Giada atleta, fin dai primi anni in gara sono arrivati risultati di rilievo in varie manifestazioni giovanili, talvolta con distacchi enormi su tutte le avversarie. Nel 2023, a soli 14 anni, viene premiata come atleta dell’anno dal comitato campano e pugliese della Federazione Italiana Sport Invernali. La scorsa estate, invece, è stata quella del grande salto. D’Antonio è stata inserita nella squadra C della nazionale italiana e, sempre in quel periodo, ha deciso di lasciare la Campania per trasferirsi a Predazzo, in Trentino, circondata dai monti. E, soprattutto, da piste in cui allenarsi. Non più «12 ore in auto o pulmino», come ha raccontato di aver fatto spesso, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Con lei è salita anche mamma Sandra, mentre la metà maschile della famiglia, il padre e il fratello Anthony, sono rimasti a Napoli.
A vacanze finite è partita con la squadra azzurra in direzione Ushuaia, Argentina, dove ha svolto la prima preparazione da “grande”. Un lavoro che sembra essere servito, perché a novembre e alla prima gara FIS (un circuito minore), D’Antonio ha subito stampato sulla neve il suo biglietto da visita, compiendo una vera e propria impresa: nello slalom speciale di Schilthorn, in Svizzera, è partita tra le ultime, addirittura con il pettorale numero 82, chiudendo la prima manche in quarta posizione. Poco dopo, nella seconda frazione, la classe 2009 ha scavalcato anche quelle poche atlete che le stavano davanti, portando a casa la prima, storica vittoria. Un sigillo bissato appena 24 ore dopo, con un altro piazzamento sul gradino più alto del podio sempre sulle nevi elvetiche. Forte di questi risultati, a inizio dicembre vola oltreoceano per esordire in Nor-Am Cup, un altro circuito minore ma di una certa importanza dove si piazza a ridosso della top ten nella prima gara, uscendo però di scena nella seconda. Con Giada c’è anche Anna Trocker, di un anno più grande, che nel secondo gigante riesce addirittura a vincere: anche lei è una di cui si sentirà parlare a breve.
Per settimane si parla di un imminente debutto tra le nevi altoatesine in Coppa Europa, il secondo circuito dietro alla Coppa del Mondo, calendarizzato per l’ultimo weekend prima di Natale. La convocazione tanto acclamata non arriva, e forse per D’Antonio può essere un bene. Perché come ha detto l’ex slalomista Paolo De Chiesa a Oasport: «Che fretta c’è?». Intanto la giovane Giada ha vinto un’altra gara FIS in Trentino, e con un po’ di pazienza il grande pubblico potrà ammirarla anche in altre competizioni. Non sarà tra le protagoniste a Milano Cortina, ma in futuro Giada D’Antonio darà spettacolo.