Semih Kilicsoy è una grande sorpresa, ma non è esattamente sbucato fuori dal nulla

L'attaccante del Cagliari, grande rivelazione degli ultimi turni di campionato del 2025, è uno dei talenti più interessanti prodotti dal calcio turco.
di Redazione Undici 28 Dicembre 2025 alle 03:23

Per ora, oggettivamente, di Semih Kilicsoy conosciamo davvero poco. Di certo sappiamo, perché lo hanno appurato Pisa e Torino, che l’attaccante turco del Cagliari sa calciare bene in porta. Anche negli spazi stretti, anche contrastato, anche fuori equilibrio. La verità, però, è che stiamo parlando di uno sconosciuto solo per chi guarda poco oltre il grande sistema della Serie A e delle altre grandi leghe europee. I numeri di Kilicsoy, infatti, non erano niente male: 14 gol in due edizioni della Super Lig con il Besiktas – e infatti i bianconeri di Istanbul, che non potevano garantirgli un posto da titolare, lo hanno ceduto solo in prestito, per poterlo monitorare.

E quindi Kilicsoy è uno dei giovani talenti più interessanti emersi negli ultimi anni dal calcio turco. Nonostante la giovanissima età, ha già attraversato tappe significative del suo percorso professionale. Nato a Istanbul il 15 agosto 2005, si è formato nel settore giovanile del Beşiktas, club con una lunga tradizione nello sviluppo dei giovani, dove ha rapidamente attirato l’attenzione per le sue qualità tecniche e per un innato senso del gol. Fin dalle categorie giovanili, il suo rendimento è stato superiore alla media, tanto da renderlo uno dei prospetti più seguiti del Paese. Il vero punto di svolta della sua carriera arriva nella stagione 2023/24, quando riesce a imporsi anche tra i professionisti. Dopo aver dominato il campionato Under 19, chiuso con numeri impressionanti e il titolo di capocannoniere, Kılıçsoy viene stabilmente aggregato alla prima squadra del Beşiktaş. In Süper Lig, nonostante il contesto competitivo e la pressione di un club di vertice, riesce a ritagliarsi spazio e a lasciare il segno con undici gol in campionato. Un dato particolarmente significativo se si considera l’età: andare in doppia cifra a 18 anni, e in un campionato di prima divisione, è un exploit significativo. Quelle reti non sono frutto del caso, ma il risultato di una combinazione di istinto, mobilità offensiva e capacità di attaccare la profondità, qualità che lo rendono un attaccante moderno e adattabile a più sistemi di gioco.

La stagione 2023/24 diventa così il biglietto da visita di Kılıçsoy sul palcoscenico europeo. Le sue prestazioni attirano l’interesse di diversi club, tra cui il Cagliari, che decide di puntare su di lui per la stagione successiva. Il trasferimento in Italia, avvenuto con la formula del prestito con diritto di riscatto, rappresenta una scelta strategica sia per il club sardo sia per il giocatore. Per il Cagliari, Kılıçsoy è un investimento sul talento e sul futuro; per Semih, la Serie A è un banco di prova fondamentale per misurarsi con un calcio più tattico, fisico e organizzato rispetto alla Süper Lig. L’impatto con il campionato italiano non è immediato, come spesso accade ai giovani attaccanti che arrivano dall’estero. I primi mesi sono caratterizzati da un adattamento graduale: minuti dosati, spesso partendo dalla panchina, e un lavoro costante per comprendere i meccanismi difensivi e le richieste tattiche del calcio italiano. Tuttavia, nelle ultime partite, Kılıçsoy ha iniziato a raccogliere i frutti di questo percorso di crescita, trovando la via del gol in due gare consecutive. Due reti che non solo hanno avuto un impatto decisivo sui risultati della squadra di Pisacane, ma hanno mostrato una maggiore sicurezza nei movimenti, nella scelta delle giocate e nella gestione dei momenti chiave della partita.

Questi due gol consecutivi con il Cagliari rappresentano un segnale importante, soprattutto dal punto di vista mentale. Per un giovane attaccante, la fiducia è un fattore determinante, e riuscire a segnare con continuità, anche se su un campione ridotto di partite, può cambiare radicalmente la percezione di sé e il modo in cui viene considerato all’interno della squadra. Kılıçsoy ha dimostrato di saper sfruttare le occasioni concesse, confermando quella freddezza sotto porta che aveva già mostrato in Turchia. La sua capacità di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto resta uno dei suoi punti di forza principali. Dal punto di vista tecnico, Kılıçsoy è un attaccante versatile. Può agire da punta centrale, ma anche da seconda punta o da esterno offensivo, grazie a una buona velocità, a un controllo di palla efficace e a un discreto dribbling nello stretto. Questa duttilità gli permette di adattarsi a diversi moduli e di offrire soluzioni alternative agli allenatori. In Serie A, però, emerge anche la necessità di migliorare alcuni aspetti, come la continuità nell’arco dei 90 minuti e la capacità di reggere i duelli fisici con difensori più esperti. Si tratta di limiti fisiologici per un giocatore della sua età, che fanno parte di un processo di maturazione ancora in corso.

Il confronto tra il rendimento in Süper Lig e quello in Serie A è inevitabile. Il campionato turco tende a essere più aperto e meno rigido sul piano tattico, offrendo spesso spazi maggiori agli attaccanti. In Italia, al contrario, le difese sono più organizzate e l’attenzione ai dettagli è maniacale. Questo rende ogni gol più “costoso” in termini di sforzo e lettura del gioco. Un altro aspetto da considerare è l’esperienza internazionale con le Nazionali giovanili turche. Kılıçsoy è stato spesso protagonista con l’Under 21, accumulando partite (undici), gol (sei) e responsabilità che contribuiscono alla sua crescita complessiva. Il confronto con avversari di diversa scuola calcistica arricchisce il suo bagaglio tecnico e mentale, preparandolo meglio alle sfide di club. Questo percorso parallelo tra club e nazionale è spesso un indicatore importante per valutare la maturità di un giovane talento.

Guardando al futuro, molto dipenderà dalla continuità che riuscirà a trovare nel Cagliari. Se le due reti consecutive rappresenteranno l’inizio di una serie più lunga, Kılıçsoy potrà diventare una risorsa sempre più centrale nel progetto rossoblù. Il club, dal canto suo, avrà il compito di gestirne la crescita senza bruciare le tappe, trovando il giusto equilibrio tra esigenze di classifica e sviluppo individuale del giocatore. Insomma, Semih Kılıçsoy si trova in una fase cruciale della sua carriera. I picchi già raggiunti, come gli undici gol nel campionato turco 2023/24, testimoniano un potenziale reale, mentre le recenti reti con il Cagliari indicano che il processo di adattamento alla Serie A sta procedendo nella direzione giusta. Il suo percorso è ancora in divenire, ma i segnali sono incoraggianti: talento, margini di crescita e una mentalità che sembra pronta ad affrontare le sfide del calcio europeo. Se riuscirà a trasformare questi lampi in continuità, Kılıçsoy potrà affermarsi e non rimanere solo uno delle tante scommesse perdute tentate dai club italiani.

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