Il calcio argentino sta vivendo dei momenti di tensione politica per il caso relativo ai choripán. Si tratta di una tipica pietanza preparata dagli ambulanti intorno agli stadi di Buenos Aires e delle altre città del paese, una sorta di panino con chorrizo e salsa chimichurri piccante – ma ovviamente esistono molte altre versioni. Il governo della capitale ha deciso di proibire la vendita di cibo intorno a tutti gli impianti sportivi nei giorni delle partite, alla base della decisione ci sarebbe la volontà di aumentare il livello di salute e sicurezza. Come spiega l’Independent, però, questa sembra essere una misura che colpisce l’anello debole della catena: il vero obiettivo della normativa è colpire la criminalità organizzata, che incassa una quota da ogni bancarella abusiva. Anche per questo, i venditori hanno formato un movimento di protesta in cui chiedono maggiore tutela, piuttosto che la messa al bando del loro lavoro di ambulanti.
Il choripán, in realtà, è anche un simbolo di opposizione politica. Ogni manifestazione di protesta è caratterizzata dalla presenza di bancarelle che preparano pane e chorrizo, una delle frasi utilizzate per descrivere negativamente i manifestanti di sinistra o peronisti contro il governo Macrì riguarda proprio questa abitudine alimentare: «Solo han venido por el chori y una Coca-Cola». Insomma, non si tratta di un semplice problema di regolamentazione alimentare. Anche perché la geografia politica argentina offre una soluzione più inclusiva: nel distretto di Avellaneda, il sindaco peronista Jorge Ferraresi ha regolarizzato la posizione dei venditori di choripán.