Dopo l’addio di Klinsmann, Piatek avrà l’ottavo allenatore in un anno e mezzo

La nuova vita all'Hertha inizia con un altro cambio in panchina.

La nuova vita di Krzysztof Piatek all’Hertha Berlino è iniziata esattamente come erano andate quelle con il Genoa e il Milan: con un cambio in panchina. Questa mattina, infatti, Jurgen Klinsmann ha annunciato le sue dimissioni dopo soli 70 giorni da allenatore dell’Hertha. Alla base della scelta dell’ex ct della Germania ci sarebbe la scarsa fiducia percepita da parte dei suoi stessi dirigenti – ma è singolare il fatto che lo stesso Klinsmann abbia deciso di restare all’interno dell’Hertha, proprio per entrare all’interno di quello stesso consiglio di vigilanza che pare l’abbia sfiduciato.

L’altra cosa singolare di questa vicenda riguarda il numero di allenatori con cui Piatek ha lavorato nel corso delle ultime due stagioni. Quando è arrivato al Genoa, nell’estate del 2018, il tecnico rossoblu era Dario Ballardini; poche settimane dopo è arrivato Juric, sostituito poi da Prandelli a dicembre. A gennaio Piatek è passato al Milan allenato da Gattuso, che è stato sostituito da Giampaolo alla vigilia della stagione in corso. L’ex tecnico della Sampdoria è stato esonerato a ottobre, al suo posto è arrivato Pioli. A Berlino, Piatek ha iniziato a lavorare con Klinsmann, ma ora l’Hertha dovrà assumere un nuovo allenatore. In totale, sono otto tecnici in un anno e mezzo, nove considerando anche il ct della Polonia, Jerzy Brzęczek.

Piatek ha giocato tre partite ufficiali l’Hertha Berlino, due in Bundesliga e una in Coppa di Germania. Proprio in Coppa ha realizzato la sua prima rete ufficiale con la nuova maglia, anche se non è bastata per evitare l’eliminazione (lo Schalke ha vinto ai rigori). La sua avventura al Milan, durata da gennaio 2019 a gennaio 2020, si è conclusa con 16 gol segnati in 41 partite ufficiali. Per il suo trasferimento a titolo definitivo, l’Hertha ha versato 22 milioni di euro al club rossonero.