La lega bielorussa ha chiuso dieci nuovi contratti televisivi dall’inizio della pandemia Coronavirus

Le partite dell'unico campionato attivo in Europa sono sempre più richieste dalle emittenti di tutto mondo, anche in India e Israele.

Il calcio mondiale si è fermato per via della pandemia del Coronavirus, in nome della sicurezza di atleti, spettatori e addetti ai lavori. Cinquantaquattro su cinquantacinque federazioni europee hanno deciso di sospendere a tempo indeterminato i propri campionati, l’unica lega che continua a giocare – e disputa le partite a porte aperte – è quella bielorussa, la Vyšėjšaja Liha. L’edizione 2020 è iniziata ufficialmente il 19 marzo, e durante questo fine settimana arriverà alla terza giornata del girone d’andato, con sedici squadre in campo fra venerdì e domenica. La decisione di continuare a giocare ha portato grandi benefici economici: secondo quanto riportato da alcuni giornali – tra cui il Guardian –, la Federcalcio bielorussa ha chiuso ben dieci nuovi contratti televisivi da quando la pandemia ha invaso l’Europa.

La Vyšėjšaja Liha ha sfruttato l’assenza di concorrenza su scala mondiale per avere una visibilità unica, per aumentare il valore del proprio brand. Tra l’altro, gli accordi televisivi degli ultimi giorni non sono stati stipulati solo con broadcaster europei o dei Paesi vicini, ma anche con emittenti israeliane e indiane, nazioni che finora non avevano manifestato alcun interesse per il campionato bielorusso. La Vyšėjšaja Liha, nonostante alcune squadre abbastanza conosciute in Europa – la Dinamo Minsk o il BATE Borisov, quest’anno impegnato contro l’Arsenal in Euopa League – non esprime un calcio molto competitivo, infatti è solo 25esima nel ranking Uefa dei campionati. Alcuni club locali stanno gestendo una celebrità senza precedenti: la Bbc, per esempio, ha raccontato la storia del The FK Slutsk Worldwide, un gruppo Facebook con più di 2000 iscritti fondato in Australia e che ha scelto di sostenere la squadra bielorussa per via della prossimità linguistica tra il suo nome e il termine inglese “slut”, un insulto piuttosto pesante per una donna. Anche le pagine social delle altre squadre – in particolare le più importanti – hanno registrato un notevole aumento delle interazioni sotto i propri post. Su Google, le ricerche relative al campionato bielorusso hanno raggiunto il picco fra il 28 e il 29 marzo, e molte di queste arrivavano dalla Somalia, ma più in generale in tutto il Corno d’Africa.

Nonostante i numerosi effetti positivi per il sistema calcistico bielorusso, c’è molta apprensione per il fututo. L’associazione dei calciatori europea (Fifpro) ha giudicato «incomprensibile» la decisione delle autorità di Minsk in merito alla mancata sospensione del campionato nazionale, alla luce del fatto che il Paese conta 304 persone infettate dal Coronavirus e ha registrato anche il suo primo morto causato dalla pandemia.