La prima e incredibile vittoria delle Comore in Coppa d’Africa, contro il Ghana

Un risultato clamoroso, che ha eliminato i ghanesi dal torneo e ha riscritto la storia del calcio comoriano, e non solo.

Il primo turno della Coppa d’Africa 2021 (anche se si gioca nel 2022) ha regalato diverse sorprese, complice anche la formula del torneo – fase a gironi a 24 squadre con ottavi di finale, come quella degli Europei – che può “perdonare” qualche scivolone nelle gare iniziali. Tra i risultati più inattesi spiccano spiccano quelli dell’Algeria campione in carica, che ha pareggiato con la Sierra Leone e ha addirittura perso contro la Guinea Equatoriale, e poi i pareggi venuti fuori da Camerun-Capo Verde e Senegal-Malawi. Il giant killing più assurdo, però, è stato quello confezionato delle Comore: la Nazionale che rappresenta un piccolo arcipelago dell’Africa Orientale (secondo l’ultimo censimento gli abitanti sono meno di 750mila) si è qualificata al torneo continentale per la prima volta nella sua storia, e dopo due sconfitte e zero gol fatti (contro Gabon e Marocco) è riuscita a battere il Ghana per 3-2, e a prendersi il terzo posto nel girone C.

L’andamento della gara è stato sicuramente viziato dal cartellino rosso sventolato ad André Ayew dopo 25 minuti di gioco, ma in realtà le Comore erano già passate in vantaggio prima che l’arbitro espellesse l’ex giocatore di Swansea, Marsiglia e West Ham. La prima rete è arrivata al quarto minuto grazie a El Fardou Ben Nabouhane, 32enne attaccante della Stella Rossa con un passato in Grecia e in Francia. Dopo 17 minuti della ripresa è arrivato anche il raddoppio, siglato dal 30enne Ahmed Mogni, che dall’estate 2020 gioca nell’Annecy, club della terza divisione francese.

A quel punto il Ghana è riuscito a tornare in partita e a segnare due gol, grazie a Richmond Boakye (ex di Genoa e Atalanta, ora al Beitar Gerusalemme) e al 27enne Alexander Djiku, difensore dello Strasburgo. A cinque minuti dal 90esimo, però, è stato ancora Mogni a scrivere la storia del calcio comoriano, con un gol che ha permesso alla sua Nazionale di battere il Ghana, di eliminarlo dalla competizione – la rappresentativa ghanese non usciva al primo turno della Coppa d’Africa dal 2006 – e di tornare in corsa per la qualificazione: ora le Comore possono sperare di raggiungere gli ottavi, ma dovranno attendere la fine della fase a gironi per essere certe di rientrare nel gruppo delle migliori terze.

A prescindere da come andrà a finire, la Coppa d’Africa 2021 resterà impressa per sempre nella storia – non solo calcistica – delle Comore. La sola partecipazione alla fase finale, ottenuta ai danni del Kenya e del Togo, era stata salutata come un evento, soprattutto alla luce de fatto che la prima vittoria nelle qualificazioni è arrivata appena cinque anni fa, contro il Botswana. Da allora i progressi sono stati continui, grazie soprattutto al lavoro del ct Amir Abdou, comoriano nato a Marsiglia. Quest’ultimo dettaglio è piuttosto importante: nel corso del suo mandato, iniziato nel 2014, Abdou ha cercato di scovare e convocare tantissimi giocatori nati in Francia con origini comoriane. Tra questi c’è Nadjim Abdou, 37enne difensore del Martigues (quarta serie francese) che ha militato anche nel Wimbledon e nel Millwall: in un’intervista alla BBC rilasciata dopo la qualificazione, Abdou aveva dichiarato che «quando sono arrivato in Nazionale ero uno dei pochi professionisti: da allora, anno dopo anno, abbiamo aggiunto diversi giocatori di alto livello, e ora abbiamo raggiunto un traguardo storico». Anche lui ha giocato – entrando dalla panchina – nell’incredibile vittoria contro il Ghana, quindi ora potrà raccontare di aver partecipato alle due più grandi imprese nella storia del calcio comoriano. E potrebbe non essere finita qui.