Perché tutti vogliono Radu Dragusin?

Il difensore del Genoa ha un profilo spendibile ai massimi livelli, ed è cresciuto tantissimo nell'ultimo anno.
di Redazione Undici
05 Gennaio 2024

Il mercato di gennaio, si sa, viene scandagliato e utilizzato dalle squadre che vogliono correggere gli errori commessi nei mesi precedenti. Oppure da quelle che devono sostituire i giocatori infortunati, ceduti, venuti meno per qualsiasi ragione. Dal punto di vista dei calciatori, invece, la situazione cambia. Prendiamo il caso di Radu Dragusin, difensore centrale del Genoa: a metà del suo primo anno vero in Serie A, per vero intendiamo da titolare e con la piena fiducia di società e allenatore, Dragusin si è reso conto che il Genoa gli sta stretto. E allora il mercato appena iniziato è la prima occasione per migliorare il suo status e il suo conto in banca, dopo aver attirato – stando a quanto dice la stampa, in certi casi è quasi sempre vero – le attenzioni di società come Napoli e Tottenham, entrambe alla ricerca di un difensore centrale pronto all’uso, da schierare subito.

Insomma, la vita di Dragusin è cambiata in pochi mesi. Oppure, per dirla meglio: da quando Dragusin si è unito al Genoa dalla Juventus, prima in prestito con obbligo di riscatto e poi a titolo definitivo, la sua crescita è stata continua, è stata esponenziale. È avvenuto tutto in un anno e mezzo, un lasso di tempo in cui si è affermato come il difensore più forte della Serie B e poi tra i migliori anche in Serie A, come se non ci fossero grosse differenze tra le due categorie – e invece le differenze ci sono eccome. Quella di Dragusin, più che un cambiamento, è stato un passaggio di stato: fin dai tempi delle giovanili della Juventus, a cui si è unito 16enne dopo il percorso formativo con il Regal București, si percepiva che le sue qualità fossero davvero importanti, almeno in potenza. Ecco, a Genova quella teoria si è trasformata in realtà tangibile. E pure ben visibile.

Dragusin, oggi, è un difensore centrale d’assalto. Non è un ossimoro, anche se a prima vista sembrerebbe così: il suo fisico grosso e spigoloso, è alto 190 centimetri e pesa 80 kg, gli permette infatti di essere sempre super-aggressivo sui suoi avversari diretti, nel senso che è scattante, asfissiante, fastidiosissimo quando inizia a marcare utilizzando il corpo. Forse, però, l’aggettivo che lo descrive meglio è reattivo: tutte le volte che fronteggia un avversario, Dragusin riesce quasi sempre a non farsi sorprendere, quindi a non farsi superare. I dati raccolti dal sito specializzato Fbref, in questo senso, non mentono: nessun difensore di Serie A riesce a stoppare più dribbling di Dragusin (87,5%). La sua esplosività si manifesta anche in un antro fondamentale piuttosto importante, se il tuo mestiere è quello di difensore centrale. Stiamo parlando dei duelli aerei: Dragusin ne vince in media 3,17 e poco meno del 70% a partita, una quota superiore al 90% di tutti i difensori delle cinque leghe top in Europa, non solo di quelli di Serie A.

La maglia del Tottenham addosso a Dragusin è un fotomontaggio, ovviamente

Si vede chiaramente in questo video: anche in una squadra come il Genoa, ovvero una neopromossa inevitabilmente costretta a subire spesso il gioco delle avversarie, Dragusin risulta dominante. In ogni situazione, sia quando esce a rompere la linea che quando invece deve aspettare e accogliere – si fa per dire, ovviamente – gli avversari nella sua metà campo e in area di rigore. È per questo, molto probabilmente, che Napoli e Tottenham – almeno secondo le notizie di mercato degli ultimi giorni – sembrano disposte a offrire/spendere una cifra davvero importante per lui, si dice anche più di 30 milioni di euro: Dragusin ha un profilo potenzialmente adattabile a qualsiasi tipo di sistema difensivo, che sia a quattro e a tre, che sia fondato su marcature a tutto campo oppure anche misto, fatto di movimenti di reparto, coperture preventive, scalate alternate.

E poi, ma non per ultimo, c’è un parametro importantissimo da considerare: Dragusin è un 2002, tra poco meno di un mese compirà 22 anni, quindi il suo talento ha ancora dei grossi margini di sviluppo. Ecco, anche questo è un aspetto che potrebbe essere importante, forse anche decisivo, perché Napoli o Tottenham o qualche altra squadra – mesi fa si era parlato anche del Newcastle – decidano di accelerare e di prenderlo adesso, subito. A volte, come dire, il mercato di gennaio può essere utilizzato per fare qualcosa di più che un semplice correttivo, più che una semplice integrazione.

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