Una mostra di Undici, e un numero speciale

Si chiama "AZZURRA": a Firenze, fino al 22 luglio, una celebrazione dell'eleganza e della storia della maglia italiana.

Ha inaugurato martedì 12 giugno a Firenze, nel complesso di Santa Maria Novella, AZZURRA, la prima “mostra” di Undici. Per essere precisi, AZZURRA è una “project room” all’interno di FANATIC FEELINGS, un’esposizione, curata da Fondazione Pitti Immagine Discovery e Markus Ebner, che vuole concentrarsi sul legame tra calcio e moda. Attraverso un ampio progetto multimediale, FANATIC FEELINGS mette in luce l’attrazione che il mondo del calcio esercita sulla costruzione dell’immaginario maschile, anticipando l’unione tra sartoriale e sportswear.

AZZURRA è invece interamente dedicata alla celebrazione della storia e dell’eleganza delle maglie azzurre, in un momento che segna anche la ripartenza del sistema calcio nel 120° anniversario della Figc. Al suo interno si possono ammirare 12 divise – dal 1934 al 2018 – fotografate nei loro dettagli più stretti: in questo modo vengono evidenziati i tessuti, le trame dei materiali, le diverse colorazioni, i dettagli – gli scudetti, i bordi tricolore, i bottoni o i colletti – che hanno caratterizzato ogni divisa azzurra nella storia della Nazionale. Ad accompagnare AZZURRA abbiamo anche realizzato un numero speciale – e omonimo – di Undici, distribuito gratuitamente nell’ambito della mostra.

Il fascino di una maglia che ha conquistato milioni di persone è al centro del progetto editoriale arricchito dalla presenza di quattro prestigiose firme, ognuna incaricata di indagare un determinato tema. Francesco Pacifico ha parlato di cultura, del rapporto, cioè, che intercorre tra gli intellettuali – da Pasolini a Saba, da Arpino a Brera – e il calcio; Simon Kuper illustra la tradizione, come gli italiani hanno avuto un ruolo determinante nella definizione di un pattern calcistico e non solo; Leonardo Colombati si è concentrato sulla passione, da sempre propulsore del tifo per la Nazionale, e di come questa ricalchi la profondità e il significato del teatro dell’antica Grecia; Gianluca Cantaro parla di stile, di come la casacca dei calciatori della Nazionale sia diventata un brand che, una volta di più, esalta l’eccellenza del made in Italy.

Ma Azzurra è soprattutto un viaggio fotografico nel tempo, una splendida occasione per ripercorrere i 120 anni dalla nascita della Federazione calcistica italiana. Con gli scatti di Delfino Sisto Legnani, ci immergiamo nei ricordi, negli oggetti, nei memorabilia che hanno fatto la storia della Nazionale, custoditi nel Museo del calcio del Centro federale di Coverciano. Dai biglietti di vecchie partite, colorati e così fascinosamente retrò, agli scarpini dei giocatori più talentuosi ad aver illuminato le notti della Nazionale, fino alla celebre divisa di Enzo Bearzot ai Mondiali di Spagna. E poi, ovviamente, di nuovo un ricco portfolio dedicato alle maglie: dai primi anni del Novecento a oggi, dove l’azzurro, pur cambiando materiale, ricami e persino tonalità, preserva quella magia straordinaria, sottile e ineffabile, carica di storia e prestigio. Così, da una pagina all’altra, percorriamo a grandi passi il cammino della Nazionale: dalla maglia di esordio di Silvio Piola, con tanto di frase cucita dalla madre del fenomenale centravanti, a quelle, pulite e di un azzurro elettrico, del Dopoguerra, fino a celebrare le divise dei trionfi mondiali. Un focus sul significato e sulle diverse, e stratificate, sfaccettature di un colore che dai campi di gioco è diventato marchio riconoscibile in tutto il mondo.

È possibile visitare FANATIC FEELINGS – e, al suo interno, AZZURRA – fino al 22 luglio, nel complesso di Santa Maria Novella, in piazza della Stazione a Firenze.