In Inghilterra giocano talmente tante partite che hanno dovuto cambiare il regolamento della FA Cup

Niente più replay e turni infrasettimanali, tutto per adeguarsi al nuovo calendario delle competizioni Uefa.

Quache tempo fa aveva fatto discutere la richiesta del centrocampista del Manchester City Rodri, che aveva fatto notare al suo allenatore Pep Guardiola di aver bisogno di un po’ di riposo, essendo arrivato esausto all’ultima parte di stagione dopo 43 presenze — quasi tutte per 90 minuti — tra club e nazionale spagnola. Per venire incontro a Rodri e agli altri stakanovisti del pallone britannico, la FA (Football Association) ha preso dei provvedimenti in vista della prossima stagione: dal 2024/2025 infatti, per sei stagioni, tutti i turni della FA Cup si giocheranno nel weekend, e non più in mezzo alla settimana, come da abitudine durante le prime fasi della competizione. Inoltre, la FA ha deciso anche di abolire i replay — ovvero la pratica, in caso di pareggio nei 90 minuti, di ripetere le partite di coppa in un’altra data e sul campo della squadra in trasferta — fin dal primo turno, e non dal quinto in avanti, come era stato fatto fino a questa stagione.

Una modifica regolamentare che, più che per venire incontro ai calciatori, si spiega con la necessità di riuscire a incastrare tutte le partite previste dal calendario dal 24/25 in avanti: il nuovo format della Champions League — che passerà da 32 a 36 squadre, con un minimo di otto partite da giocare invece delle sei attuali — e l’introduzione del nuovo, rivoluzionato, Mondiale per Club porteranno infatti i top club della Premier a giocare molte più partite di quanto non facciano attualmente nel mezzo della settimana, quando di solito si scende in campo per la FA Cup. Come afferma la stessa FA, inoltre, l’eliminazione dei replay si è resa necessaria «alla luce dei cambiamenti del calendario causati dall’ampliarsi delle competizioni UEFA» e, sempre in quest’ottica, la Premier League ha deciso di abolire la pausa di metà campionato, quando le squadre della massima serie inglese si fermano per due, tre settimane in modo da consentire ai calciatori di recuperare le forze in vista della seconda parte di stagione.

Il nuovo accordo sulla FA Cup (valido dalla prossima stagione fino al 2030/31) non è stato però accettato di buon grado da tutti: il vice presidente del Tranmere Rovers — squadra militante nella Football League Two, l’equivalente di quella che una volta era la nostra C2 — ha parlato di «un accordo che permette alla FA e alla Premier di venirsi incontro a spese del resto della piramide calcistica inglese», mentre Niall Couper, amministratore delegato di Fair Game (un’associazione che si occupa di rendere sostenibile il calcio inglese) ha affermato che il nuovo calendario «priva i club delle leghe inferiori di una fonte di ricavi necessaria e non fa nulla per rafforzare il gioco». Come riporta la Bbc, anche la stessa associazione calciatori inglese ha il timore che il nuovo format rischi di svalutare il prodotto della Premier League, oltre ad essere un rischio per la salute degli stessi calciatori, che negli ultimi anni si stanno infortunando con una frequenza mai vista. Viene da chiedersi a questo punto quale sia stata la reazione dell’esausto Rodri alla notizia.