Il bel punto di Marcus Willis contro Federer

Un tennista numero 775 in classifica si è trovato a sfidare Roger Federer, ha perso, ma ha lasciato una bella storia e qualche bel colpo.
di Redazione Undici
30 Giugno 2016

Marcus Willis è un tennista sconosciuto ai più, almeno fino a pochi giorni fa, quando ha giocato a Wimbledon contro Roger Federer. Willis, al posto 775 nella classifica Atp, stava per lasciare il tennis professionistico e trasferirsi a Philadelphia per diventare maestro. Poi ha «incontrato una ragazza», che l’ha convinto a non partire, probabilmente non per motivi tennistici. Ha raccontato al New York Times di avergli detto qualcosa come: «Ci siamo appena conosciuti, non puoi andartene in America!».

Ha così ottenuto l’ultima wild card disponibile per un tennista britannico e si è trovato a Wimbledon. A sorpresa, ha battuto il giapponese Yuichi Sugita (99° in Atp), i russi Andrey Rublev e Daniil Medvedev, e Ricardas Berankis (numero 53) trovandosi infine nel tabellone principale, proprio nel Centre Court, proprio contro Roger Federer. Di lui ha parlato anche Andy Murray, che si allenò con Willis in preparazione a una Coppa Davis di alcuni anni fa, definendolo «un giocatore scomodo». «Fa un po’ di serve-and-volley, ha un bel tocco, una bella volée».

Contro lo svizzero, Willis ha perso 6-0, 6-3, 6-4, ma ha messo in mostra un bel lob molto apprezzato dal pubblico. Sembra che abbia infine rimandato i piani di trasferirsi a Philadelphia, per provare a continuare con il tennis professionistico. Ah, su Twitter Federer in persona l’ha ringraziato per la bella partita, usando un hashtag niente male.

>

Leggi anche

Tennis
Commentare una partita di tennis è una delle cose più difficili del mondo
Il telecronista deve gestire i momenti vuoti e l'enfasi eccessiva, deve evitare l'approssimazione e le frasi fatte. E anche le logistica e la voce di spalla sono fondamentali.
di Federico Ferrero
Tennis
Alcaraz deve inventarsi qualcosa, altrimenti Sinner cannibalizzerà anche la loro rivalità
La finale di Wimbledon è stata piuttosto chiara: tra i due re del tennis maschile c'è una differenza netta a favore di Sinner, e si fa fatica a capire come si possa colmare questo gap.
di Matteo Codignola
Tennis
I tappi di champagne a Wimbledon non sono un’anomalia, sono una tradizione
Un brindisi di troppo sugli spalti poteva costare a Sinner un servizio, perfino durante la finale. Ma pure il vincitore lo sa: «Succede soltanto a Wimbledon, e ci piace così».
di Redazione Undici
Tennis
A Wimbledon, un mese dopo il Roland Garros, Jannik Sinner ci ha insegnato il valore della rivincita
Il modo in cui Jannik ha reagito alla terribile sconfitta di Parigi è un monito per tutti, sportivi e non solo.
di Redazione Undici