L’addio del magazziniere del Valencia, in grande stile

La passerella un po' commovente di Bernardo España al Mestalla, dopo 55 anni di servizio nel club.
di Redazione Undici 29 Agosto 2016 alle 12:46

Bernardo España, detto Españeta, è stato magazziniere del Valencia per più di 55 anni, e si è “ritirato” nell’agosto del 2016. Nato nel 1938, Españeta era una sorta di figura di culto all’interno del club e, pare, firmava autografi ai tifosi allo stesso modo dei giocatori. Prima dell’amichevole del Valencia contro la Fiorentina, il 13 agosto, l’intero Mestalla gli ha riservato un tributo speciale.

Nella sua carriera al Valencia, Bernardo España ha visto il club vincere 3 campionati, nel 1970/71, 2001/02, 2003/04, 4 Copas del Rey (la prima nel 1967), una Coppa Uefa e una Coppa delle Coppe, tra le altre cose. In un altro video viene mostrato lo speciale legame di Españeta con il club, i giocatori («Mario Kempes per me era come un fratello», dice), e foto di repertorio.

>

Leggi anche

Calcio
All’Atlético Madrid hanno rivoluzionato tutto per non cambiare nulla, e infatti l’inizio di stagione è stato un vero incubo
La squadra di Simeone, nonostante i tanti acquisti estivi, non riesce a evolvere. Anzi, adesso sembra aver perso anche la sua proverbiale efficacia difensiva.
di Redazione Undici
Calcio
Ci sono un bel po’ di campionati in cui il calciomercato è ancora aperto, ed è abbastanza facile capire il perché
I più importanti sono Turchia, Portogallo, Brasile e Arabia Saudita. Ma c'è anche qualche torneo decisamente più esotico.
di Redazione Undici
Calcio
Senza che ce ne accorgessimo, o quasi, il Tottenham ha messo insieme una squadra molto forte
Xavi Simons, Kolo Muani, Kudus e diversi altri colpi: dopo un po' di anni in cui si erano concentrati soprattutto sui giovani, gli Spurs hanno fatto un mercato molto vistoso.
di Redazione Undici
Calcio
Il passaggio di Donnarumma al Manchester City dimostra che è un fuoriclasse, e che in Italia è a dir poco sottovalutato
Il miglior giocatore italiano di questa epoca si trasferisce alla corte di Guardiola, in una squadra fortissima e dopo aver vinto tutto. Eppure il suo Paese non riesce a perdonargli niente.
di Marco Gaetani