Gli effetti di Brexit su Football Manager

Saranno simulate le possibili conseguenze dell'uscita del Regno Unito dall'Ue: è la prima volta che la politica entra a far parte del videogame.
di Redazione Undici 18 Ottobre 2016 alle 16:05

Football Manager 2017, in uscita il prossimo 4 novembre, presenterà una novità assoluta: come scrive anche l’Independent, lo sviluppo del gioco sarà influenzato dagli effetti di Brexit, con diverse possibili conseguenze in base agli accordi che porteranno la Gran Bretagna a uscire dall’Ue. Nel caso di un soft Brexit, per esempio, l’utente potrà simulare senza troppi problemi trasferimenti di giocatori da un Paese all’altro, fissando un numero massimo di stranieri come avviene anche in Italia; possibilità invece non contemplata in un hard Brexit, che renderebbe extracomunitari tutti gli atleti dell’Ue, chiedendo loro il permesso di lavoro. È la prima volta che le decisioni della politica entrano a far parte del gioco: «La Brexit è stato un evento troppo importante ed impossibile da trascurare» ha detto Miles Jacobson, il responsabile della casa di produzione del videogame Sports Interactive.

football-manager

Gli sviluppatori avevano inizialmente pensato a un unico scenario in Football Manager, ma quando hanno saputo delle molteplici variazioni che Brexit avrebbe avuto hanno deciso di utilizzare l’intelligenza artificiale per rappresentare al meglio la varietà di situazioni possibili. In virtù di questa ragione, il gioco potrebbe persino descrivere il caso estremo in cui ai calciatori non britannici attualmente in Premier League sarà richiesto un permesso di lavoro per poter continuare a risiedere nel Paese.

Ogni utente, dopo un periodo compreso tra i due e i dieci anni dall’inizio del gioco, riceverà una notifica sugli effetti che Brexit avrà comportato sull’economia britannica e, di conseguenza, sul calciomercato. Jacobson ha spiegato che nel gioco «sono stati simulati gli esiti dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue dopo aver a lungo parlato con politici e personalità nel mondo del calcio». Football Manager non si ferma solo a Brexit, ma ricostruisce anche i diversi scenari che potrebbero colpire i singoli Paesi dove, per esempio, potrebbe capitare di giocare con la Scozia diventata indipendente dal Regno Unito e quindi tornata a far parte dell’Ue.

 

Nell’immagine in evidenza, una manifestante durante la marcia anti Brexit a Londra dello scorso settembre (Justin Tallis/Afp/Getty Images)
>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici