La parabola di “Go West” da inno gay a coro da stadio

Una storia che inizia nel 1680, passa dai Village People a San Francisco e arriva a Highbury.
di Redazione Undici 14 Dicembre 2016 alle 16:04

Uno dei cori più famosi dei tifosi dell’Arsenal risale al 1994 e si riferisce a un periodo in cui i Gunners avevano fama di essere squadra solida, cinica, molto “inglese”, insomma tutt’altro team confrontato con quello bello, naïve e non-del-tutto-vincente di Arsène Wenger. Il coro celebrava proprio il più diffuso risultato dell’Arsenal del tempo: «One-nil / to the Arsenal», cantato sulle note di “Go West”, il singolo pubblicato nel 1993 dai Pet Shop Boys. Oltre all’Arsenal, il legame tra “Go West” e le curve calcistiche è forte, robusto e resistente. Ma ancora più interessante è la storia della canzone in sé, e l’ha raccontata Deadspin in un lungo articolo.

I tifosi dell’Arsenal, quando ebbero l’intuizione di trasformare il successo dei Pet Shop Boys in canto da stadio, si trovavano a Parigi. Era la semifinale di andata della Coppa delle coppe, contro il Paris Saint-Germain, e il dj del Parco dei Principi suonò la canzone nell’intervallo. I tifosi del Psg si sovrapposero subito alla melodia, cantando: «Allez / Paris Saint-Germain», mentre i londinesi, considerato che la squadra conduceva per uno a zero, risposero con la già citata intuizione. Che una canzone diventi una popolare “aria da stadio” non è così strano. Che lo diventi “Go West”, un inno gay degli anni Ottanta, lo è molto.

“Go West” fu originariamente registrata nel 1979 dai Village People, la band di San Francisco diventata famosa con altri inni gay come “Y.M.C.A.” o “In the Navy”, ma non ottenne molto successo. Il titolo venne ripreso da una famosa frase del fondatore del New York Tribune Horace Greeley, per cui «Go West, young man» era un’esortazione a colonizzare l’ovest degli Stati Uniti. Nella versione dei Village People, il West era invece San Francisco, città in quel momento ricca di fermento, di ideali, di libertà.

Il motivo musicale della canzone ha un’origine ancora più complessa: fu ricalcato dai Village People su quello di una canzone del 1680 del compositore tedesco Johann Pachelbel: il Canone in Re maggiore, e adattato alla nuova versione elettronica. I Pet Shop Boys scelsero di realizzare la cover del brano, rendendolo celebre, per un concerto al club Hacienda di Manchester, organizzato per raccogliere fondi per la ricerca sull’Aids.

Dopo “l’adozione” da parte dell’Arsenal, “Go West” si diffuse in molte curve d’Europa. In Germania sembra sia stata ripresa per la prima volta dai tifosi dello Schalke 04, con il verso «Steht auf / wenn ihr Schalker seid», in Inghilterra ci arrivò anche il Wba («Go West / Bromwich Albion»), in Italia da moltissime squadre («Alè / rossoneri alè» o la versione «Ora / tutta quanta la / curva», eccetera). È molto usata, specialmente in Premier League, anche come coro “contro” altre squadre: il più celebre si rivolge al Manchester United («Stand up / if you hate Man U»), ma ne esiste anche una versione più comoda e decisamente versatile: «You’re shit / an you know you are».

>

Leggi anche

Calcio
La Superlega è tornata con un nuovo progetto, la Unity League, che però è molto simile all’attuale Champions League
Ci sono solo alcune piccole ma significative differenze: la formula sarebbe (ancora più) sbilanciata in favore dei top club e lo streaming delle partite sarebbe gratuito.
di Redazione Undici
Calcio
Il Real Madrid ha avviato il processo per fare entrare i primi investitori esterni della sua storia
Il sistema dei soci interni, in vigore sin dal 1902, potrebbe essere rivisto in un'assemblea straordinaria (ma sempre con contorni molto prudenti).
di Redazione Undici
Calcio
Da quando è diventato presidente dell’Andorra, l’hobby preferito di Gerard Piqué è esonerare gli allenatori
Il successore di Ibai Gómez sarà il settimo nelle ultime sette stagioni. E più di una squadra che lotta per non retrocedere dalla Segunda División, dovrà fare i conti con un ambiente decisamente nervoso.
di Redazione Undici
Calcio
I tre migliori modelli d’ispirazione per i giovani polacchi sono mamma, papà e Robert Lewandowski
Avete presente Maradona per gli argentini? Con le dovute proporzioni e differenze nazionali, nella Polonia di oggi sta succedendo più o meno la stessa cosa col capitano del Barça.
di Redazione Undici