Higuaín e Cavani al lancio delle nuove Nike Hypervenom 3

Presentate in Baviera con Higuaín, Kane, Cavani e altri: i due ex Napoli hanno parlato anche di ritorni e prossime sfide.
di Redazione Undici 17 Gennaio 2017 alle 16:01

“L’obiettivo è segnare”. Non è il claim utilizzato da Nike per il lancio delle nuove Hypervenom 3 ma potrebbe esserlo tranquillamente. “Cut better and strike”, quando è cominciato il processo di lavorazione della nuova scarpa del brand di Beaverton, ormai sei anni fa, l’idea alla base era quella di migliorare il controllo, il click che scatta quando un numero nove spinge la palla in rete. «Per fare gol serve cognizione di come e dove. Forza, convinzione e fortuna», lo dice Gonzalo Higuaín che non si sbilancia invece sul numero di gol che potrebbero arrivare a fine stagione: «Difficile ripetere il record dell’anno scorso. L’importante è che portino dei trofei». Ed è importante anche che la Juve ricomincia a macinare gioco e punti, in particolare dopo la sconfitta contro la Fiorentina: «Il bilancio della squadra è positivo ma non possiamo più sbagliare».

Dobbiamo avere la stessa rabbia che abbiamo quando giochiamo in casa, l’approccio di Firenze non è stato un approccio giusto». I problemi di modulo, le questioni tattiche, le lascia ad Allegri: «Ciò che deve cambiare è la testa non il modulo. Io mi trovo bene a giocare con tutti, in un attacco a tre come a due ma dobbiamo avere più umiltà. Sono stati fatti molti innesti ma una squadra forte come questa Juventus deve lottare in ogni partita. Alla fine del campionato mancano ancora molte partite». Sul rapporto con Messi, Ronaldo e Dybala: «Con giocatori così forti puoi solo migliorare. Leo lo trovo ogni volta che gioco con l’Argentina; Cristiano lo stimo ma non lo sento dai tempi di Madrid. Se Dybala andrà via? È un giocatore fenomenale, spero di averlo a fianco ancora a lungo. Il due Aprile si torna al San Paolo e il Pipita non ha problemi: «Decideranno i tifosi che clima vogliono. Io sono tranquillo».

Anche Marcus Rashford, Harry Kane e Robert Lewandowski calzeranno la nuova Hypervenom 3 nella prossima stagione, praticamente presente e futuro del ruolo dell’attaccante. Oltre 40 reti in tre quest’anno. Miglioreranno le proprie prestazioni grazie alla nuova scarpa di Nike? A sentire l’enfasi che il marchio statunitense sta dando a questo prodotto sembrerebbe proprio di sì. «È una scarpa costruita per fare gol. È “la scarpa” per l’attaccante moderno». Lo dice Max Blau, VP di Nike Football Footwear, l’enfasi sul segnare è particolarmente evidente nella zona di impatto della scarpa, una porzione che taglia in due il disegno e che contiene micro-cuscinetti di schiuma Poron® multistrato integrati nella tomaia Flyknit. La stessa tomaia in Flyknit è vuota, flessibile e pensata per migliorare il tocco dei giocatori. Per stessa ammissione di Dylan Van Atta, designer di Nike: «La nuova Hypervenom 3 è una scarpa più leggera (soli 96 grammi), morbida e confortevole».

Per garantire una calzata personalizzabile, Hypervenom 3 fa leva su tre metri di fili Nike Flywire (la precedente versione di Hypervenom ne aveva un metro) inseriti in canali flessibili che si possono regolare a proprio piacimento grazie al sistema di allacciamento laterale. Un’ulteriore stabilità laterale arriva dal nuovo colletto Dynamic Fit della Hypervenom 3, che presenta un calzino elasticizzato ridisegnato (disponibile anche in versione priva di calza proteggi caviglia). La scarpa è stata migliorata anche nel piatto, con tacchetti che migliorano la trazione e il contatto con il terreno e il tallone è rialzato, per movimenti rapidi e taglienti. Disponibile in doppia colorazione Poison Green/Hyper Orange.

Non solo Higuaín ma anche Cavani indosserà le Hypervenom 3 nei prossimi mesi, una scarpa performante per un giocatore che sta finalmente trovando continuità di gol: «Quello che contà di più è visualizzare la partita già prima, essere mentalmente pronti. La nuova stagione con il Psg è cominciata con qualche difficoltà ma credo che tutto andrà per il meglio. La convivenza con Ibra? È normale che giocare in un ruolo più centrale, più vicino all’obbiettivo e meno lateralmente mi facilita ma con lui non ho mai avuto problemi. Sono cambiate molte cose ma credo che il lavoro di Emery, con cui gli attaccanti segnano sempre molto, si veda già». Per Verratti non ha consigli da dare, perché lo considera già un grande campione. Trova però il tempo di parlare di Napoli: «Contro il Real saranno due partite molto diverse, al San Paolo si vive un’atmosfera unica. Partite come quella contro il Chelsea, il Bayern Monaco o il Manchester City le ricorderò per sempre. Sono queste le gare per cui vivo, come la nostra contro il Barcellona. Poi gli chiedi se un giorno a Napoli ci vorrebbe tornare: apre un sorriso sornione e chiede:«Questa ci finisce nell’intervista?».

 

 

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