Si chiama Ten Meter Tower ed è un cortometraggio di 16 minuti circa realizzato dai registi svedesi Maximilien Van Aertryck e Axel Danielson che, semplicemente, riprende alcune persone in cima a un trampolino per tuffi alto dieci metri. Il film è stato realizzato con 6 macchine da presa e diversi microfoni – la musica è quasi inesistente, eccetto per il finale – e i protagonisti sono stati selezionati con un casting online, in cui veniva richiesta come unica condizione il non essere mai stati su un trampolino di quell’altezza. Gli attori sono stati pagati circa 30 dollari e il tuffarsi non era una condizione obbligatoria: alcuni l’hanno fatto, e altri no.
«Il nostro obiettivo era una specie di esperimento psicologico», hanno scritto i due registi in un articolo per il New York Times, «abbiamo cercato di filmare persone che dovevano affrontare una situazione difficile, per creare dei ritratti di essere umani di fronte al dubbio». Hanno aggiunto: «Nei nostri film, che chiamiamo spesso “studi”, vogliamo ritrarre il comportamento umano, anziché raccontare nostre storie sull’argomento».
Il corto è stato presentato all’ultimo Sundance Film Festival, e realizzato con fondi del Sundance Institute.